Scritto da: Franco Rinaldi
Ero per te il sole come per gli alberi. Ero il frutto del tuo amore. Stavi ore ad aspettarmi, portavi sempre qualcosa. Ero i tuoi giorni da completare assieme. Ero l'unica, nessuna donna guardavi come me!
Ero le lancette del tuo orologio; da fermare. I secondi facevano da battito al nostro amore.
Ero il corpo da amare in ogni luogo.
Ero la felicità attesa alla fermata del tram.
Ero quella che ti dormiva sul petto tutta la notte.
Ero quella che ti preparavo il caffè la mattina e tu mi abbracciavi continuamente.
Ero la bocca che cercavi sempre.
Ero. Ero. Ero!
Ora sono sola una donna che non ti aspetta alla finestra, non sono i tuoi giorni da completare, non guardi solo me, anche se mi trucco come prima. Se guardi l'orologio è solo per uscire con altri: per la partita.
Ci amiamo solo nel letto!
Si! Nel letto, ma solo per poco e quando vuoi.
Non mi aspetti più alla fermata. Torno a casa da sola, il caffè: quello con gli amici al bar. Io a casa da sola. Non dormo più nel tuo petto, ma quasi sull'orlo del precipizio. Non so cosa sono gli abbracci, mentre prima erano caldi, passionali ora sono freddi e distaccati tanto un rituale. Mi lamento e ti da fastidio, ma non capisci cosa voglio.
Non cerchi più la mia bocca e quando ritorni non mi sfiori nemmeno ed io resto come una donna sola con me stessa.
Io ero! Io sono una donna da amare.
Franco Rinaldi
Composto sabato 25 novembre 2017
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    Scritto da: Franco Rinaldi
    Anche il cane la seguiva, aspettava che uscisse e dopo le andava incontro. Lei non aveva paura, portava con se sempre un biscottino da dargli. Io guardavo da lontano quei due amori. Lei rideva ad ogni saltellare del cane io lo lasciavo fare. Dicono i cani acchiappano: era propio vero. Poi a lui è bastato poco per farsi conquistare. A lei piacevano i cani. Lo facevo apposta ogni mattina, sapevo il suo orario e così ci facevamo trovare lì, pronti! Lui la lasciò entrare in auto, la sua coda era inarrestabile. Lui era la mia gioia, lei la mia dolce illusione. Un ciao rivolto a me, fu un dardo d'emozioni...
    Franco Rinaldi
    Composto martedì 5 dicembre 2017
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      Scritto da: Franco Rinaldi
      La musica andava per conto suo, girava in automatico su YouTube. Lei era vicina a me, sentii questa canzone, alzai il volume.
      Lei si alzò e cominciò a ballare. Si muoveva in maniera sensuale. Rimasi a guardarla esterrefatto, il suo corpo sinuoso era desideroso...
      Il suo piccolo seno ballava.
      La sua trasparenza provocava immagini di un film; non avrei fatto mai 9 settimane e mezzo, ma avrei fatto tutto il calendario. Non sarebbero bastati 365 giorni.
      Avevo visto al pc qual'era la prossima canzone; quella era peggio.
      I miei ormoni erano in una dance fuori controllo.
      Franco Rinaldi
      Composto martedì 12 dicembre 2017
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        Scritto da: Franco Rinaldi
        Lei poggiò le sue labbra sul mio collo. Sentii una forte pressione, la sua mano invadeva la mia parte coperta, le sue dita scavavano mentre lei girava la testa altrove. Riuscivo a malapena a sentire la musica che veniva dallo stereo: Phil Collins "era lì che cantava". Eh si! Era un paradiso. Io l'avevo vicina. Lei era il mio paradiso, le sue mani ormai avevano preso possesso di tutto il mio corpo in un ritmo lento. La batteria ci faceva contorcere dal desiderio.
        Franco Rinaldi
        Composto martedì 12 dicembre 2017
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          Scritto da: Franco Rinaldi
          Camminavo sotto la pioggia.
          Mi bagnava anche l'anima.
          Non potevo crederci: lei era andata via.
          Mi aveva promesso che non mi avrebbe lasciato mai. Mi giurò che mai niente e nessuno poteva dividerci, invece con le mani in tasca cercavo il suo numero con la sua foto su WhatsApp. Mandai un'ultimo messaggio, "ti amerò sempre".
          Non arriverà mai nessuna risposta.
          Lei risponderà stando vicina a me, mi guarderà da lassù. Voglio credere che lei sia una stella di sera ed un bellissimo raggio di sole di giorno.
          Franco Rinaldi
          Composto martedì 12 dicembre 2017
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            Scritto da: Franco Rinaldi
            Neanche la pioggia può spegnere la tua bellezza, con quella sciarpetta bianca intorno al collo. Beata lei! Potessi essere io al suo posto, in quel collo pieno di profumo da baciare in ogni luogo senza curarsi della gente. L'amore non si nasconde mai. Non si può nascondere un angelo. Non si può nascondere un amore. Ti scoppia e non guardi niente e nessuno, e poi con quella bottiglia sotto braccio, spensierata, incurante di chi ti guarda. Ecco perché mi piaci! Sei tu! Con quel viso nascosto in un cappuccio, con le dita da pianista che suoni ad ogni passo una dolce musica.
            Franco Rinaldi
            Composto venerdì 1 dicembre 2017
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