Scritto da: Claudia Di Bernardino
in Diario (Sfogatoio)
Forse sono considerata pazza perché la mia realtà è solo diversa dalla vostra, e allora? Sono strafelice di essere pazza.
Composto lunedì 11 gennaio 2016
Forse sono considerata pazza perché la mia realtà è solo diversa dalla vostra, e allora? Sono strafelice di essere pazza.
Condividi "stati" e "link" su Facebook da sembrare un angelo, una persona meravigliosa, pronta subito ad aiutare il prossimo. Vuoi far sembrare che metti in pratica tutti i comportamenti di Gesù, però c'è gente che ti conosce nella vita reale. E di "santo" hai solo l'apparenza. Puoi convincere solo le persone che non ti hanno mai frequentato.
Ogni volta che un uomo non considera le esigenze della propria donna è inevitabile che la spinga ad allontanarsi da lui. Lei sopporta con pazienza, anche con sofferenza, per arrivare poi al punto di fuggire via.
Lo so che è un social dove si condividono i momenti e pensieri della giornata, ma scusate se non vi aggiorno su dove sono andata oggi, cosa ho fatto, cosa ho mangiato e se sono andata a lavoro. Ma a parte che penso che non sia un grande argomento rilevante, è che ho imparato nel tempo a dare anche il più piccolo particolare di me a chi davvero importa.
Io guardo in silenzio per non turbare chi ha deciso di stare lontano. Non è mio uso e costume usare il turpiloquio, ma quando vedo certi comportamenti equivoci di femmine che si nascondono dietro la facciata di essere paginiste, inevitabilmente a queste dai un nome e chiamarle "zoccole" non è più un offesa ma dargli la consapevolezza di ciò che sono. Scusate lo sfogo.
Sono sui social network da tempo. Ho messo la mia foto i primi tempi come tutti, ma dopo un po' ho preferito lasciarmi rappresentare da un'immagine virtuale che comunque in parte sento mi appartenga. A chi chiede continuamente di mostrarmi, lo dico una volta per tutte: ho un cervello oltre il volto ed è con quello che avete a che fare. La foto del mio viso non fa di me una persona diversa. Non voglio sentirmi obbligata né a postarla in privato né come foto profilo. Ognuno fa le sue scelte e come tali vanno rispettate. Chiedo quindi cortesemente di evitare di continuare a domandarmela e giusto per dissipare ogni dubbio: "sono una persona normalissima, dietro questa foto non si nasconde nessuna" femme fatale "anzi. Concludo: la realtà è quello che scrivo, che scelgo, che do. Di virtuale qui da me c'è solo la foto... forse.
Certe donne hanno perso la vergogna insieme alle mutande!
Non bisogna essere di "gusti facili", di cose da niente. Non accettate braccia che non sanno abbracciare, cuori che non riescono ad amare e mani che si aggrappano a tutto pur di essere migliori degli altri.
Quando si è nudi nell'anima, davanti a se stessi con i propri pensieri e problemi, si scopre poi, che alla vita dobbiamo tanto, che non si può vivere pensando che esistiamo solo noi, che qualsiasi cosa si fa, influisce, anche indirettamente, sugli altri.
Se la gente ricordasse più spesso che su questa terra siamo solo di passaggio e che questa vita non è eterna, forse riuscirebbe ad essere più umile e meno cattiva.