Scritto da: Simonetta L.
in Diario (Sentimenti)
Amati sempre. Quando soffri, quando cadi, quando ti senti vuota, quando sei delusa, quando tutto ti sembra buio. Amati solo tu puoi farlo. Lo devi a te stessa... lo devi alla vita. Amati.
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Amati sempre. Quando soffri, quando cadi, quando ti senti vuota, quando sei delusa, quando tutto ti sembra buio. Amati solo tu puoi farlo. Lo devi a te stessa... lo devi alla vita. Amati.
Volevo quell'amore dove bastava restare a guardarsi e baciarsi, lasciando il mondo fuori. Poi hai distolto lo sguardo.
Eravamo in due in mezzo al mondo e contro tutto, ma nulla aveva importanza poiché eravamo insieme, e questo ci bastava.
Anche oggi siamo qui. Mi ero promessa di non dire più nulla, non ci riesco. Amo la vita, amo il nostro mondo cerchiamo di aiutarlo a rialzarsi se la natura muore moriamo anche noi. Mettiamoci in testa questo! Che per vivere abbiamo bisogno di respirare di mangiare di convivere con gli altri, per cui non continuare a contaminare perché una sigaretta, un pezzo di plastica ci sono tante cose che fa danni al pianeta per sopravvivere abbiamo bisogno di stare insieme perché contribuendo avremmo un mondo meraviglioso.
A volte nella vita può capitare d'incontrare delle persone che ti entrano dentro, ti arrivano dritte al cuore, fanno crollare tutti i muri, e ti arrivano dentro accarezzandoti l'anima e li rimangono per sempre, qualsiasi cosa accada. Vite vissute in precedenza? Spirito divino? Anime gemelle? Angeli che s'incontrano? Qualunque cosa sia si sente un qualcosa di unico.
Pierre è un cacciatore di arcobaleni.
Uno di quelli che a 60 anni riesce ancora a sognare a colori.
Uno di quelli che non lo smuovi perché sta lì a rovistare nel giallo, nel rosso, nel verde, nell'arancione, nel viola, nel blu, nell'indaco.
Dice che gli arcobaleni bisognerebbe adottarli: "ognuno dovrebbe averne uno, sì. Un arcobaleno tu, uno lei, uno lui e uno voi. Eccoci!".
Sta lì, con gli occhi sgranati, a cacciare arcobaleni mentre ripete a chiunque lo conosca: "gocce di acqua disperse nell'aria e luce solare dipingono questa meraviglia a colori e il cielo è in parte scuro per le nuvole di pioggia".
D'un tratto, si illuminano i suoi occhi e inizia a urlare: "venite con me. Andiamo a cacciare gli arcobaleni. Fidatevi! Ne troveremo prima uno, poi due e pure tre o magari quattro. Venite e non credetemi pazzo. Esistono gli arcobaleni. Esistono. Esistono".
E così scompare in quella pioggia/nebbia/giornata uggiosa con i colori speranzosi di un arcobaleno.
È un meschino beffato chi crede che con il miserevole sesso possa cancellare quell'attimo meraviglioso, che ha scritto nel cuore, l'amore.
Niente ci separa dall'amore tranne le resistenze che siamo in grado di porre tra noi e l'amore.
Vorrei un'equilibrio, una giusta quantità di bene da controbilanciare il restante affannoso male esistenziale che si fa largo nella mia testa; vorrei il silenzio degli alberi e l'eco dei cinguettii a correggere le proporzioni. Ruggisce il sole sulle mie battaglie perse in attesa delle fusa della luna che incalza e lecca le mie ferite.
Attaccato al telefonino, seduto sul bus che mi porta a casa, la maniglia della porta che si apre, le tue labbra sul mio viso. Quante minacce in un pensiero.