Scritta da: Mauro Lanari
Va da Dio, ma Dio è morto.
Composta venerdì 24 maggio 2013
Va da Dio, ma Dio è morto.
È tanto il male che mi aspetto, che ogni occasione mi è diletto.
Entriamo sempre nel demerito, mai nel merito, ed è indimostrabile che possa essere altrimenti.
"L'universo non è user-friendly" è solo l'update geek della "natura matrigna" leopardiana.
Come non esiste tema senza variazione o viceversa, non esiste continuità senza discontinuità, costante senza mutamento, essere senza divenire. Tuttavia l'equilibrio di questi due poli è così precario che prima o poi giungono inevitabili un cosiddetto "punto di rottura/catastrofe" e una conseguente "rottura di simmetria". Al che irrompono pure opinioni soggettivissime e giudizi personalissimi sul valore d'attribuire a tali eventi.
Femminismo esausto: "Stremate, stremate, le streghe son tornate".
Femminismo rigoglioso: "Sfrenate, sfrenate, le streghe son tornate".
Epoca d'estetica macellaia: per lui il grand-guignol truculento, per lei l'emotivamente affettato.
"Egregio" deriva da "ex gregis": una vita e un comportamento "fuori dal gregge" sono migliori o peggiori? Domanda senza risposta: non c'è più nessuno che sia interessato a testarla. Ma forse questa è già la risposta.
Il potere lorda chi ce l'ha.
I soldi risolvono tutt'i bisogni tranne quelli non risolvibili dai soldi stessi. Per molti tali bisogni sono più che necessari, per altri coincidono con l'inessenziale.