Scritta da: Monica Cannatella
  Non amo discutere con le persone, non è da me, preferisco passarci sù, ma con un bel paio di scarpe con tacco dodici!
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Non amo discutere con le persone, non è da me, preferisco passarci sù, ma con un bel paio di scarpe con tacco dodici!
È difficile mettere ordine in un cassetto di ricordi.
Non vorresti buttare via nulla eppure qualcosa va eliminato perché se no i bei ritagli del presente non hanno spazio per entrare.
Incontenibili sono gli animi come il mio, incontrollabili e poco plagevoli. Mi limito ad esser sempre me stesso, ad essere onesto e presente con chi amo, ma sono e resterò sempre uno spirito libero.
Per quanto cerchiamo di allontanare dalla nostra mente un pensiero, tanto più questo si ripete, si materializza anche al solo batter d'occhi... è inutile perché già solo dicendoci di non doverci più pensare lo stiamo già facendo.
Nessuno può cancellare i ricordi di ciò che abbiamo vissuto, nessuno può sapere se il futuro sarà meglio o peggio.
Spesso la vita da ragione ai pessimisti ma ha un debole per chi sa "spingere" il cuore in avanti e più in alto, nonostante tutto.
Certe sensazioni non hanno parole; puoi cercarle ma non le troverai. Son sentimenti fatti per restare segreti in noi.
La donna vera si differenzia dalla massa perché è pura, perché prima di amare a qualcun altro avrà imparato ad amare sé stessa. La vera donna trasmette dolcezza e fragilità ma dentro è solida e imponente. La vera donna non ama stupire la folla, ma l'uomo che ama. La vera donna ama il pudore solo in pubblico è discreta ma tenace. La vera donna non aspetta il destino, ma lo attrae a sé. La vera donna non si concede, si dona senza perdersi.
Quando si vuole bene ad una persona
la si porta sempre nel cuore...
tu nel mio ci resterai per sempre...
abbiamo condiviso molto io e te in passato...
e saranno ricordi indelebili forever TVB.
Non sempre dobbiamo parlare sulla piazza del mercato di quello che ci capita nella foresta.
Certi legami, a volte, non possono essere definiti perché quel che manca è un limite che possa descrivere ciò che si è per l'altro e ciò che l'altro è per te. Si può stare anni senza vedersi, senza sentirsi, senza guardarsi negli occhi, ma quando questi occhi si rincontrano ci si rende conto che non esiste il tempo né la distanza perché è sempre fottutamente tutto uguale; io ci definirei dei tossici di dolore perché inibire i sentimenti fa solo morire lentamente. Quello che ci manca è il coraggio, la forza che sale dalle viscere della terra che riesca a farci dire: "ma possibile che non te ne accorgi? Non senti come batte il mio cuore quando sto con te?" Ci illudiamo che sia l'altro a fare il primo passo verso di noi; speriamo che sia l'altro a stringerci per primo la mano, ad annusare il nostro profumo, a passarci la mano tra i capelli. Arrivati a questo punto è come trovarsi sull'orlo del precipizio, ora che cosa bisogna fare? Buttarsi sperando di trovare un morbido approdo o aspettare? Bisogna essere consapevoli che ad attenderci possa esserci anche un pozzo senza fondo che ci potrebbe impedire di penderci nello sguardo dell'altro anche solo per un misero attimo di eterna felicità.