in Frasi & Aforismi (Tristezza)
Anche se ti hanno ferito, continua a sentire la voce del cuore.
Composta giovedì 17 ottobre 2013
Qui trovi un'ampia raccolta di frasi e aforismi sulla tristezza e sull'essere tristi. Tra queste righe troverai il racconto di uno stato d'animo particolarmente difficile da gestire che porta allo sconforto, al pianto, alla disperazione e all'amarezza. Usare le parole giuste può essere importante per far capire la tristezza che si prova in un certo momento.
Anche se ti hanno ferito, continua a sentire la voce del cuore.
Ma quando soffri tutte le persone che ti abbracciavano dove vanno? La gente è davvero falsa! Ti sorridono quando c'è il sole, ma dopo si nascondono dietro le nuvole.
La delusione, una speranza che non riesce più a pilotare nessun volo.
Molti sentono tanta tristezza in questi giorni di festa, ma i nostri cari sono qui vicino a noi, se solo potessimo ascoltare quest'emozione forse loro sarebbero liberi di andare.
Non piangere per chi non ha voluto seguirti ed è rimasto dietro te. Non piangere per chi non ti ha capito e hai dovuto lasciare dietro te. tu vali più di tutti loro.
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
Chi ha sofferto vede tutto in modo diverso. Mentre gli altri osservano una panchina, loro rivivono il ricordo di una mattina. Mentre gli altri raccontano quella storia con frasi sdolcinate, loro scorgono quelle ferite mai andate. Mentre gli altri sorridono per un messaggio, loro maledicono il giorno in cui se lo ritrovarono di fianco. Mentre gli altri vedono l'amore, loro vedono un'altra illusione. Quelli che han sofferto li riconosci dal profilo. Sono col naso all'insù, cercando tra le stelle ancora qualche speranza in più.
Certe sere sono cosi: ti guardi intorno circondato da persone ed è come essere solo.
Il dolore non uccide nessuno. Lo annienta quel tanto, colpendo la sua anima, paralizzando i suoi sogni, schiacciandolo spietatamente fino a far sentire tutta la sua intensità, ma non uccide. Perché se uccidesse sarebbe troppo semplice.
È utopia pensare di svegliarsi senza sentire "il dolore" degli errori.