Scritta da: Vincenzo Bertolo
È inutile etichettare le persone, gli ingredienti li conosce solo Dio.
Composta domenica 23 giugno 2019
È inutile etichettare le persone, gli ingredienti li conosce solo Dio.
Son tanti quelli che credono in Dio, ma se scoprono che ci parli, ti prendono per pazzo.
La gioia della fede è che, intesa come cammino dell'uomo, non ha mai un punto d'arrivo ma di partenza. Anzi, di ripartenza, ogni volta che un nuovo elemento della realtà ci consente di affinarla.
Non esiste religione senza fanatismo. Il bisogno stesso di credere in un'entità superiore, che però assomiglia a noi, denota fanatismo.
L'assenza di Dio, nella nostra vita, oscura la coscienza rendendola acerba ed improduttiva.
Nella frase "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" Gesù, a mio modesto avviso, voleva farsi tramite della debole fede dell'uomo per chiedere a Dio di rafforzargliela. Non era lui a sentirsi abbandonato, piuttosto esprimeva il senso di abbandono che talora, per loro debolezza, gli uomini avvertono di fronte a Dio. E si è voluto fare uomo anche sotto questo aspetto.
Erano tanti gli sguardi da cibare. Dio creò così il cielo.
La volontà di Dio, i primi a compierla sono: Gesù e lo Spirito Santo.
Se credi in Dio ricorda che la Sua casa è sempre aperta e tu puoi entrarci quando vuoi, non solo la domenica per la messa.
Dio è imparziale, non scende a compromessi e per il peccato non fa sconti a nessuno.