Frasi Libri migliori

Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.


in Frasi & Aforismi (Libri)
Non è quello che vidi che mi fermò
è quel che non vidi
Puoi capirlo, fratello?, è quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne
c'era tutto
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non fiìniscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita, allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
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    in Frasi & Aforismi (Libri)
    Nessuno di noi aveva detto niente. É inutile parlare dell'amore, perché l'amore ha una propria voce e parla da sè. Quella sera, sul bordo del pozzo, il silenzio ha concesso ai nostri cuori di avvicinarsi e di conoscersi meglio. Il mio cuore, allora, ha ascoltato ciò che il suo cuore diceva e si è sentito felice.
    (da "Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto")
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      Scritta da: R. Parisi
      in Frasi & Aforismi (Libri)
      Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.
      Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all'istante.
      Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali. A volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione...
      Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assetati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d'oro, al centro della quale s'innalzava una fontana da cui sgorgava dell'acqua cristallina.
      Il viandante si rivolse all'uomo che sorvegliava l'entrata.
      "Buongiorno"
      "Buongiorno" rispose il guardiano.
      "Che luogo è mai questo, tanto bello? "
      "È il cielo"
      "Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete! "
      "Puoi entrare e bere a volontà".
      Il guardiano indicò la fontana.
      "Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete"
      "Mi dispiace molto", disse il guardiano, "ma qui non è permesso l'entrata agli animali".
      L'uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo.
      Ringraziò il guardiano e proseguì.
      Dopo avere camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
      All'ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato.
      "Buongiorno" disse il viandante.
      L'uomo fece un cenno con il capo.
      "Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete".
      "C'è una fonte fra quei massi", disse l'uomo, indicando il luogo, e aggiunse: "Potete bere a volontà". L'uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
      Il viandante andò a ringraziare.
      "Tornate quando volete", rispose l'uomo.
      "A proposito, come si chiama questo posto? "
      "Cielo"
      "Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là! "
      "Quello non è il cielo, è l'inferno".
      Il viandante rimase perplesso.
      "Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni! "
      "Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici... "
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        Scritta da: Virgink
        in Frasi & Aforismi (Libri)
        In quell'istante sentii inondarmi di una gioia immensa, sconosciuta. Era una specie di estasi. Ogni senso di incertezza o di paura mi abbandonò. Sai dirmi che accade all'anima in quei momenti? D'un tratto il mondo intero ha un altro aspetto. Se avessi visto dei cavalli volare, ciò non mi avrebbe minimamente sorpreso. [...] È sempre così l'amore? Mio Dio, mio Dio, non riconoscevo più la creazione. Sentivo il cielo nel cuore. Era come se dalla testa mi sprizzassero centinaia di stelle. La felicità era penetrata nel mio essere e vi aveva suscitato una luce che ignoravo. Tutta la terra girava attorno a noi due come una trottola.
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          in Frasi & Aforismi (Libri)
          "S'agapò tora che tha s'agapò pantote". "Cosa significa?" "Significa: ti amo ora e ti amerò sempre. Ripetilo."
          Lo ripeto sottovoce: "e se non fosse così?" "Sarà così."
          Tento un'ultima vana difesa: "Niente dura per sempre, Alekos. Quando tu sarai vecchio e..."
          "Io non sarò mai vecchio."
          "Sì che lo sarai. Un celebre vecchio coi baffi bianchi."
          "Io non avrò mai i baffi bianchi. Nemmeno grigi." "Li tingerai?"
          "No, morirò molto prima. E allora sì che dovrai amarmi per sempre."
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            Scritta da: Luisa Marcangeli
            in Frasi & Aforismi (Libri)
            Tutta quella città... non si riusciva a vederne la fine...
            La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
            Era tutto molto bello, su quella scaletta... e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c'era problema.
            Non è quello che vidi che mi fermò, Max.
            È quello che non vidi.
            Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata città c'era tutto tranne la fine.
            C'era tutto.
            Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
            Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.
            Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se tu.
            Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita.
            Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
            Cristo, ma le vedevi le strade?
            Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voi laggiù a sceglierne una.
            A scegliere una donna.
            Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire.
            Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce, e quanto ce n'è.
            Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla...
            Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita.
            Io ho imparato a vivere in questo modo.
            La terra... è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare.
            Non scenderò dalla nave.
            Al massimo, posso scendere dalla mia vita.
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