Scritta da: Eleonora La Pazza
in Frasi & Aforismi (Libri)
Non esiste bene e male... esiste solo il potere e chi è troppo debole per usarlo!
Commenta
Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.
Non esiste bene e male... esiste solo il potere e chi è troppo debole per usarlo!
Il modo per essere controculturale e avere un successo commerciale di massa è dire e fare cose radicali in una forma conservatrice. Come ha fatto McLuhan: scrivere un libro per dire che i libri sono obsoleti.
Amore mio, non potermi vedere più fisicamente ti ha lasciato un dolore che ti fa rifiutare la vita. Sappi che questa è l'unica cosa che può farmi soffrire e perciò promettimi che troverai la forza necessaria per reagire e continuare a vivere come quando mi vedevi, mi toccavi, mi interrogavi ed io ti rispondevo. Sappi che sono egualmente vicino a te, anzi, più di prima; e che l'amore che ci unisce e ci lega indissolubilmente ti condurrà a rivedermi, riabbracciarmi, riavermi. Le nostre strade sono solo momentaneamente ed apparentemente divise, ma al di là del velo che ti separa da me, e che dà corpo al romanzo della vita, noi siamo una cosa sola.
Io sono una parte di quella possanza che vuole costantemente il male e opera costantemente il bene.
Possedeva uno strano fascino che seduceva in modo lento ma inesorabile.
Non sono mai stato così solo, una buona condizione per innamorarsi o perdersi. Mi sono innamorato, non della prima, dell'isola, ma della sorella, sedici anni, spaventosa di volontà e bellezza. Aveva mani spellate da un malanno, il solo che ho amato. Veneravo quelle dita screpolate, rosse, indolenzite, non l'ha creduto mai. Fosse stata lebbra gliel'avrei leccata per appiccicarmela alla lingua, fosse stata morte l'avrei voluta io. Meno di questo, l'amore non è niente.
Se ami qualcuno devi dirglielo subito se no il momento passa, passa il tempo e non lo farai più.
Se ne sentiva attratto più di quanto gli facesse piacere.
Ogni volta che lui parlava con Anna, negli occhi di lei si accendeva un lampo di gioia e un sorriso di felicità piegava le sue labbra vermiglie. Era come se facesse uno sforzo su di sé per non mostrare al di fuori questi segni di gioia, ma essi emergevano da soli sul suo viso.
"S'agapò tora che tha s'agapò pantote". "Cosa significa?" "Significa: ti amo ora e ti amerò sempre. Ripetilo."
Lo ripeto sottovoce: "e se non fosse così?" "Sarà così."
Tento un'ultima vana difesa: "Niente dura per sempre, Alekos. Quando tu sarai vecchio e..."
"Io non sarò mai vecchio."
"Sì che lo sarai. Un celebre vecchio coi baffi bianchi."
"Io non avrò mai i baffi bianchi. Nemmeno grigi." "Li tingerai?"
"No, morirò molto prima. E allora sì che dovrai amarmi per sempre."