Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Libri)
Eppure, ancora adesso, non so cosa mi abbia spinto verso te.
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Eppure, ancora adesso, non so cosa mi abbia spinto verso te.
È facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri s'incontrano e i loro sguardi s'incrociano tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose, sotto il sole, sono state scritte dalla stessa mano, la mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole, perché se tutto ciò non esistesse non avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità...
È il tempo che si è perduto per una persona a determinare la sua importanza.
Lo so, che la sua natura è cattiva, - disse Catherine: - è tuo figlio. Ma io son felice di averne una migliore, per perdonargli. Poi, io so che mi ama, e per questo lo amo. Tu non hai nessuno che ti ami; e per quanto infelici tu ci renda, avremo sempre una rivincita nel pensare che la tua crudeltà proviene dalla tua infelicità, ancor più grande della nostra. Tu sei infelice, non è vero? Solo, come il diavolo, e invidioso come lui! Nessuno ti ama, nessuno piangerà quando morrai! Non vorrei essere al tuo posto.
Buone intenzioni, virtù, integrità... che cosa sono veramente? Alcuni uomini che si dicevano virtuosi e integerrimi perché obbedivano ai propri governatori finirono per creare i campi di concentramento. Alcuni medici che vivevano nella condizione che il comunismo fosse un sistema giusto diagnosticavano forme di demenza e esiliarono in Siberia molti intellettuali schierati contro il regime. Tantissimi soldati vanno in guerra e uccidono in nome di un ideale che neppure conoscono, animati da buone intenzioni, virtù e integrità...
... il peccato per il bene è una virtù; la virtù per il male è un peccato...
"Si" continuò "per te valgo meno del tuo Ermes d'avorio o del tuo fauno d'argento: quelli ti piaceranno sempre, ma fino a quando io ti piacerò? Probabilmente fino al giorno in cui avrò la prima ruga. Adesso capisco che perdendo la bellezza, quale essa sia, si perde tutto: ecco quello che mi ha insegnato il tuo ritratto. Lord Enrico Wotton ha perfettamente ragione, la gioventù è l'unica cosa che meriti di essere posseduta. Quando mi accorgerò di invecchiare mi ucciderò". [...] "Questa è opera tua Enrico" disse il pittore amaramente. Lord Enrico si strinse nelle spalle: "Questo è il vero Dorian Gray, tutto qua".
Lui - Dove sono gli occhi tuoi neri,
e il profilo tuo da Dea,
mi consumo nell'idea,
di poterli riveder.
Lei - Sono azzurri ora i miei occhi,
poiché ho le lenti a contatto,
ed il naso l'ho rifatto,
deh riconoscimi o mio amor.
Lui - Piû non vedo la tua bocca
piccolo biocciolo di rosa
che baciavo voluttuosa.
E il tuo virginale seno
che tenevo in una mano
or mi sembra assai più grande
quattro volte crebbe almeno.
Lei - Oh mi turba quel ricordo
ma son io sempre la stessa
la mia bocca è un po' più grossa
ed il seno mio trabocca.
Mi cambiò il silicone
ma non cambiò mai la mia passione.
[cantano] Oh, il nostro amor non invecchierà [mai
e insieme a lui non invecchieremo noi
anche se non so più chi sono
e non so più chi tu sei.
Lei - Il to cuore batte in petto,
del tuo ardore sento il suono
ma non riconosco il tocco
della tua virile mano.
Lui - Il mio cuore vecchio e stanco
subì un abile trapianto
e la mano non è mia
è sintetica, è una protesi.
Fu recisa in un duello
nel giardin di Fontainebleau
un chirurgo la riattaccò.
Lei - Oh destino sciagurato
così tanto ci ha cambiato.
Aspettando in speme e pianto
anch'io subii un trapianto
e cambiai tre volte sesso,
ma il mio amore per te è lo stesso.
Lui - Oh destino sciagurato
così tanto ci ha mutato.
Più nasconderlo non posso
ti dirò la verità.
Il tuo amore no, non sono
Il tuo amor morì soldato
ma una goccia del suo sangue
fu clonata ed io son nato
copia esatta e replicante
del tuo antico dolce amante.
E l'amor restò uguale
non respingermi anche se
io non son l'originale.
Lei - Questa verità segreta
il mio cuore indora e allieta
Neanch'io son la tua amata
ma una copia assai riuscita.
Lei la tisi consumò
io polmoni non ne ho.
O mio ben fai ciò che vuoi
con i materiali miei.
Il mio cuore tuo sarà
ai voleri tuoi mi arrendo
io ti giuro fedeltà
ecco il mio telecomando.
[insieme] il nostro amor non invecchierà mai
e insieme a lui non invecchieremo noi.
[lei inizia a perdere la voce, come se le si scaricasse la pila, come un disco a trentatré giri]
Lui - Mimì... Violetta [al pubblico] la pila non le lascia... che poche ore...
Lei - Amore... muoio... mi scarico... maledetti!
Povera vita mia,
ero ancora in garanzia.
Dal Libro Le Beatrici.
Una delle tante insidie dell'infanzia è che non è necessario capire per soffrire.
Quando lei aprì gli occhi lui sentì la propria voce dire piano: "Io ti amerò per sempre."
La gentilezza è un luogo, la si abita, non la si predica. Non dipende dalla classe sociale ma da un'eleganza interiore e se non la si può comprare nemmeno in una scintillante boutique di Louis Vuitton.