L'Etica laica, dopo aver messo sullo sfondo Dio e l'imperscrutabilità delle intezioni umane, formulò con Kant quel principio secondo cui "L'uomo va trattato sempre come un fine e mai come un mezzo". È questo un principio che ancora attende di essere attuato, se è vero che oggi le merci e i beni hanno una possibilità di circolazione ben superioe a quella degli uomini, e gli uomini nei vari paesi sono accolti solo se produttori di servizi di beni e di merci...
L'incolpevole. Se "la legge non ammette ignoranza", come fa ad essere uguale per tutti? Allora occorre una legge che tuteli l'ignorante. Ma quando l'ignoranza, ahimè molto diffusa, si annida in coloro che le leggi le fanno, avviene che nasce una legge che condanna a morte chi è incolpevole delle proprie disgrazie. Che ne direste se si facesse una legge che condanni a morte chi è in-colpevole della propria ignoranza? Quanti legislatori sopravviverebbero?
Il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.
Il destino è l'irreversibilità degli accadimenti che nessuno può prevedere e diagnosticare nemmeno servendosi dell'arte, della fantasia o della lettura dei tarocchi.