Scritta da: Poetaadieta
La qualità della vita non si misura dalla quantità delle privazioni, ma dalla qualità delle concessioni.
Composta domenica 24 marzo 2013
La qualità della vita non si misura dalla quantità delle privazioni, ma dalla qualità delle concessioni.
Non solo l'universo è infinito nello spazio e nel tempo, ma la sua stessa struttura (onto)logica è infinita. Se così non fosse, come potrebbe mai un aggregato di particelle – cioè l'uomo – pensare l'infinito?
Lo spirito ha bisogno di maieutica, di qualcuno che estrapoli con delicatezza i pensieri incagliati negli anfratti del subconscio, proprio come il virtuoso tira fuori dal pianoforte le note più preziose.
A volte il male-male è una benedizione di un attimo di liberazione. Per questo il male necessita di attenzione e partecipazione e sconfina in un bene profondo.
Tra pensiero (mente) e coscienza (anima) c'è l'amore a completare l'io profondo (pensier dell'amor nel subconscio).
L'essere mastica un'infinità di idee e pensieri razionali che lo incatenano e lo aiutano a crescere. Tutta la creatività nasce da questo presupposto, e con questo che l'uomo si forma e trasforma.
La conoscenza umana della scienza e del mondo ha un limite, le verità trascendentali sono infinite, ne puoi scrivere dall'alba al tramonto da qui all'eternità.
Cosa è lo Yin e lo Yang? Quella situazione tale in cui una parte di te vorrebbe eliminare qualcuno, ma l'altra ti dice che non si può, allora prevale il buon senso, la via di mezzo, così vai da quel qualcuno, gli dai fuoco e lo spegni a sputi... per salvarlo.
Checché se ne dica dal niente niente nasce e il niente indubitabilmente in niente finisce.
Sono sensibili, le anime più forti. Sono tristi, le anime più allegre.