Scritta da: Silvana Stremiz
Conosco pochi silenzi, che non siano frecce al cuore.
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Conosco pochi silenzi, che non siano frecce al cuore.
Il tempo è un cerchio che si stringe, fino a non lasciarci più spazio.
Chi è colpito da un brutto male suscita solo compassione, mai amore. Perfino laddove c'era l'odio nasce la compassione e questo non può che ferire l'animo di chi la subisce, tanto da preferire l'odio perché la rendeva viva. Ancor più doloroso e umiliante è veder l'amore trasformarsi in compassione.
A volte basta un sorriso per trattenere chi ami.
La cattiveria di alcuni non ha fine... si cela dietro un sorriso.
Non puoi togliermi quello che mi hai "donato" perché di esso si nutre la mia anima, e se vedi scendere una lacrima sta sussurrando ancora una volta "ti voglio bene".
Possiamo negarci, ma non necessariamente vuol dire non "esserci".
Ho smesso di porgere l'altra guancia, indosso l'abito dell'indifferenza ricevuto in dono.
Non è cosa facile rendere infinito un attimo, bisogna amare con l'anima, osare fino in fondo, essere disposti a qualunque lacrima, per poter volare in altri cieli, per poter imprimere "quell'attimo" e renderlo infinito dentro di noi. E ogni prima e ogni dopo avranno un senso così piccolo davanti all'immenso che ci portiamo dentro.
Non conta chi, materialmente, ci ha partorito, conta chi con il suo cuore ci ha accudito, chi ci è stato vicino asciugando le lacrime della la nostra crescita. È madre colei che ci ha protetto, amato, abbracciato e donato serenità. A queste mamme, le mamme "vere", fatte di concretezza, che si chiamano così perché hanno amato più di quanto l'amore possa amare faccio i miei più sentiti auguri.