La vita non è che come il millesimo di secondo in cui una macchina che sta passando un dosso, si trova il dosso stesso tra le ruote anteriori e quelle superiori, un attimo dopo, un attimo prima di passarlo. Ecco la vita... un attimo prima... un attimo dopo.
Gli uomini dovrebbero iniziare a smettere di temere la morte.
Essa non è che il naturale termine delle funzioni vitali; una cosa del tutto normale. Inizino invece a vivere la vita. Così unica, misteriosa.
Imparino a cogliere l'attimo di quel soffio, quel battito d'ali che è la nostra esistenza; sospesa sul filo del nulla. E dunque viviamo... Vivete!
Il vero problema non è cadere, è atterrare.
La vita è arcigna con chi le tiene il broncio.
Il tempo è galantuomo, restituisce tutto a tutti.
L'uomo levigò la pietra, per sopravvivere;
l'uomo forgiò il metallo, per sopravvivere;
l'uomo inventò le armi, le bombe, per sopravvivere;
l'uomo fece la guerra, per sopravvivere;
Ma non ha mai pensato che è inutile sopravvivere quando non si vive nemmeno.
Ebbene ringrazio l'alcool perché con lui non ho mai avuto problemi.
E allora mettiamoci in mano l'allegria e per stasera viviamo l'attimo nell'attimo semplicemente per il puro piacere di farlo.
Mai mettere fretta al destino.
Bisogna sempre avere fiducia nella follia umana; alla fine sarà l'unia cosa che ancora potrà stupirci.
La vita continua. Il cuore dimentica.