Scritta da: Paola Melone
in Frasi & Aforismi (Vita)
Ho fatto un frontale con la realtà; le ho chiesto i danni: mi ha risposto che non paga chi sta alla guida di un sogno.
Composta domenica 26 febbraio 2012
Ho fatto un frontale con la realtà; le ho chiesto i danni: mi ha risposto che non paga chi sta alla guida di un sogno.
Ho appoggiato il mio amore sulla bocca, gli ho detto di tacere, per un attimo, un solo istante di pura afonia; e poi gli ho detto di esprimersi in silenzio, di andare oltre i linguaggi sconosciuti, di superare mille e mille idiomi e l'ho adagiato, semplicemente, sulle tue labbra.
Ci sono occhi che parlano tutte le lingue del mondo e te ne accorgi, quando li incontri, perché rimani, in silenzio,
ad ascoltare.
Ci sono sguardi che non lasciano traccia, altri che accarezzano leggeri per poi eclissarsi nell'oblio... e poi ci sono quelli che tagliano come lame, quelli che penetrano la carne e arrivano all'anima, la scrutano, l'abbracciano, la graffiano, incidendola ed imprimendone il loro passaggio in modo indimenticabile.
Chi rimane seduto, in attesa che sia il tempo a cambiare gli eventi, non desidera il cambiamento. La storia si cambia con atti coraggiosi e audaci, non con il vittimismo e l'autocommiserazione né tantomeno nelle fredde sale d'attesa della propria vita.
... e mi innamorai non di come eri, ma di come apparivi ai miei occhi: mi innamorai di un mio errore.
Voglio un amore unico, un amore che sia fatto di allegria e di buonumore, un amore che sappia di risate perché a far piangere son capaci tutti.
Manca sempre qualcosa: manca il tempo, il fiato, la voglia; manca persino il pane quotidiano e il sale della vita, ma più di tutto mancano le persone... è questa la vera mancanza.
Non esistono strade giuste da intraprendere, esistono solo vie da esplorare.
L'ignoranza tracanna qualsiasi porcheria le si offra e spesso ingoia veleno, pensando di mandar giù nettare e ambrosia. L'intelligenza, no: fiuta, indaga, dubita, mescola, assaggia e confronta. E poi si oppone, ribatte, contesta, smentisce e lotta. È per questo che il Potere edifica la sua torre di Babele nel silenzio più assoluto, innalzandola con le pietre dell'ignoranza.