Scritta da: Michele Gentile
Io, che non conosco inverni e giaccio in bilico tra l'eternità ed un rintocco di campane, sono e sarò croce o pace, il Tempo giusto, magnifico rapace.
Composta lunedì 5 novembre 2012
Io, che non conosco inverni e giaccio in bilico tra l'eternità ed un rintocco di campane, sono e sarò croce o pace, il Tempo giusto, magnifico rapace.
Nella vita i veri campioni sono quelli che non vincono mai.
Forse è destino che i tuoi tredici anni siano solo sudici panni, o forse è quel Dio di cui senti parlare che non ha messo il tuo nome tra le cose da fare.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
Troverò pace solo quando sarà guerra aperta.
Troppi Capi e teste chine, la Poesia in esilio. Come salverai la tua prole? A chi dovrai porgere le tue scuse? "
La fede è solo un altro giro di dadi su questo tavolo lurido di menzogne.
Tutti sanno come viene al mondo un bambino, pochi hanno compreso come nasca un adulto.
Il senso di quello che faccio riposa in tutto ciò che saprei esattamente sognare.
Quando il mare intona il dolce canto della malinconia il cielo veleggia mansueto verso il silenzio.