Scritta da: Rex Akragas
  Viaggiare è un modo di vivere con intensità, una medicina per lo spirito, una ricerca di comprensione e complicità.
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Viaggiare è un modo di vivere con intensità, una medicina per lo spirito, una ricerca di comprensione e complicità.
Vola solo chi osa farlo.Commenta
Un professionista non se la prende mai con un cretino.
Non è una inezia accettare che la menzogna e l'imbroglio ci vengano presentati come unica forma di governo: la democrazia è imperfetta, ed è bene sapere che solo la nostra decisione può migliorarla.
L'arte di non sapere, che non dev'essere confusa con l'ignoranza, perché gli ignoranti non sono responsabili della loro triste condizione, nasce da un'idea autolatra ed egocentrica del mondo e della società.
Non siamo vittime né del destino né dell'ira di un Dio impazzito.
La storia ufficiale, la menzogna come ragione di stato ci presentano come responsabili di un crimine ma, ogniqualvolta cercano di spiegarlo, le parole fuggono dalle loro bocche, perché non vogliono far parte del vocabolario della vergogna.
La più grande espressione culturale di un popolo è il suo ordinamento: noi fummo un popolo molto colto perché il nostro ordinamento, poliedrico, pluralista, a volte dolcemente anarchico, ci orientava verso la vita.
Quelli che non hanno il coraggio di mettersi in gioco, di dare tutto sono poveri miserabili che si perdono l'opportunità più bella di fare la storia, ma di farla giusta.
Quelli che non hanno immaginazione né un posto in questo regno del possibile, della felicità possibile, cospirano contro il sole, contro il mare, contro l'estate.
Ci ponemmo mete impossibili, sud-realiste, e le raggiungemmo.