Le migliori frasi di Lev Nikolaevic Tolstoj

Scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale , nato martedì 9 settembre 1828 a Jasnaja Poljana (Federazione Russa), morto domenica 20 novembre 1910 a Lev Tolstoj (Federazione Russa)
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Scritta da: B. Summer
Per Kity ogni cosa, il ballo, il mondo intero, si coprì di nebbia. Solo la dura scuola a cui era stata educata le consentiva di trattenersi e la costringeva a fare quello che si pretendeva da lei, cioè ballare, rispondere alle domande, parlare e persino sorridere.
Lev Nikolaevic Tolstoj
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    Scritta da: B. Summer
    Veniva continuamente sopraffatta dal dubbio che il treno stesse andando all'indietro o in avanti o fosse fermo. Era Annuška quella che stava accanto a lei? O era un'estranea? "Cos'è quella cosa sul bracciolo, una pelliccia o un animale? E io chi sono, sono io o sono un'altra?"
    Lev Nikolaevic Tolstoj
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      Scritta da: B. Summer
      Con quello che provava dentro di sé, si sentiva soffocato e impacciato in quel ristorante, tra le salette dove stavano pranzando anche delle signore, in mezzo a quella confusione e a quel trambusto; quell'atmosfera di bronzi, specchi, lampade e tatari lo disturbava. Aveva paura di contaminare ciò che riempiva il suo cuore.
      Lev Nikolaevic Tolstoj
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        Vide che Anna era ebbra del vino dell'esaltazione che lei stessa aveva suscitato. Conosceva questa sensazione e conosceva i suoi sintomi, e li vide in Anna: vide il fulgore tremante e balenante negli occhi, e il sorriso di felicità e di eccitazione che involontariamente le piegava le labbra, e la grazia misurata, la sicurezza e la leggerezza dei movimenti.
        Lev Nikolaevic Tolstoj
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