Scritta da: lafiorentina
Martina pensò che la vita non si ferma, è una pietra che rotola, un ruscello che arriva a valle e diventa un fiume. La vita genera vita.
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Martina pensò che la vita non si ferma, è una pietra che rotola, un ruscello che arriva a valle e diventa un fiume. La vita genera vita.
Ci guardammo con occhi diversi. Ci guardammo con gli occhi del mondo.
Ricordati che ci sarò, nel volo di un gabbiano, nel germoglio che buca la terra. Ci sarò nei tuoi capelli, nell'impronta lasciata sul cuscino.
Dovrai soltanto chiudere gli occhi e parlarmi nel silenzio, perché il silenzio è l'unico linguaggio dell'amore.
Impara a lasciare ciò che non c'è più. Spesso ti attacchi a un ricordo e lo porti sulle spalle, come un macabro trofeo. Consegna la memoria al passato e non trattenere ciò che è morto.
È difficile costruire l'amore. Lo immaginiamo come un dono del cielo, piovuto per caso a bagnarci la pelle. Invece no. Alla tempesta improvvisa che sconvolge lo stomaco deve seguire una bonaccia quieta, un lento avvicendarsi di stagioni e noi, un tassello alla volta, a dare un senso al mosaico. È difficile costruire l'amore. Perciò preferiamo vederlo sfiorire, nell'attesa di un nuovo uragano.
C'è un percorso segnato e spesso te ne accorgi alla fine della strada. Ogni decisione presa non è dettata semplicemente dal libero arbitrio; in realtà una voce dentro di te ha indirizzato il cammino, preordinando l'azione. Perciò ricorda: sei esattamente dove hai scelto di essere.
Tutto passa, anche il sorriso, perché non è sempre domenica e le giornate di pioggia servono ad apprezzare il sole. Tutto passa, anche il dolore, perché un giorno smettiamo di commiserarci e ci accorgiamo che già va un po' meglio. Tutto passa, ogni cosa cambia e si trasforma. Il tempo è un dono a disposizione, non sprecarlo. Vivi ogni momento, fuggi la noia e cerca la consapevolezza, perché tutto passa, anche la vita.
Considera la vita come un incessante divenire, la mutazione costante di uno spirito assoluto. Solo così potrai capire che ciò che pensi di te stesso riguarda una dimensione che è accaduta e che ormai appartiene a ieri.
Sei ciò che sarai, perché il presente è proiettato verso il futuro. Spesso guardi al passato con malinconia, dimenticando che la vita ha un disegno già scritto e definito. Puoi soltanto accoglierlo o fare finta che non esista. La prima possibilità conduce alla consapevolezza.
Spesso confondiamo l'amore con il bisogno di amare. L'amore non è un'esigenza che presuppone un vuoto da colmare, non è silenzio da riempire con un suono, non è buio da inondare di luce. Al contrario, l'amore è il sovrabbondare della vita. Amare vuol dire esserne talmente intrisi da condividerlo con tutti.
La mente è un'abile tessitrice. Getta la rete nel passato e si abbuffa di ricordi. Bulimica, aggiunge fantasie ai frammenti mancanti, fino a dipingere l'illusione che ieri era tutto molto più luminoso. Eliminando i ricordi, evitando di attaccarsi a loro, si riesce a percepire molto meglio il colore di un'emozione che non c'è più. È passata. E forse doveva andare così.