Scritta da: Barbara Brussa
È più facile giudicare che ascoltare.
Composta martedì 1 dicembre 2009
È più facile giudicare che ascoltare.
La felicità, non è che una pennellata di colore sulla tela della Vita. Ma per cogliere la fugacità dell'Attimo, e godere appieno delle sue sfumature, lo sfondo dev'essere dipinto di Serenità: il Nero coprirebbe qualunque colore, rendendolo invisibile, vanificandone la presenza.
Rubai un sogno alla Vita, lo rinchiusi nel mio cuore; lo cullai con l'anima, e immensamente lo amai. Infine, decisi di rendergli la sua libertà. Rimase lì dov'era, con un sorriso che ne illuminò lo splendore ancor di più... Afferrai un Sogno, e le mie mani tremarono. E continueranno a tremare, finché qualcuno non riuscirà a svegliarmi... da quella che è divenuta una magica Realtà: la nostra, Amore mio.
Chi sente il bisogno di ostentare, non ha nulla di "prezioso" da far vedere.
Solo un vigliacco può cercare una scusa alle proprie riprovevoli azioni, accusandoti di non poterlo capire... senza mai aver provato a parlare.
Amo gli opposti: il bianco e il nero, la luce e l'ombra che, fondendosi insieme, danno vita alla suggestiva rivelazione del Tutto.
Completezza d'insieme, colori mischiati a dipingere le infinite sfumature dell'anima.
In fondo, l'udito è ben piccola cosa, rispetto alla potenza del "sentire".
Ho bisogno di vivere giorni che abbiano valore, e non un prezzo da pagare; ho bisogno di silenzio, che sia "dialogo" e non solitudine dell'anima; di specchiarmi negli occhi di chi amo, per ritrovare me stessa; di cavalcare la mia vita, senza che sia essa a trascinarmi. Ho bisogno dei miei sogni, per volare a vertiginose altezze, laddove la realtà mi accompagna, senza potermi soffocare con le sue mani talvolta crudeli. Ho bisogno di scrivere, per non seppellire le mie emozioni sotto i cumuli della polvere del tempo che, prima o poi, cancella il disegno, lasciando solo una pallida cornice. Ho bisogno di essere anche fuori, ciò che sento di essere dentro. Ho dei bisogni forse troppo "ambiziosi", ma senza i quali non mi sentirei di vivere davvero.
In un rapporto d'amicizia o d'amore, non è fondamentale conoscere tutti i reciproci segreti, ciò che conta è la purezza, la dignità del fatto e taciuto. Diversamente, tutto ciò che è stato costruito all'ombra di qualcosa che non si può personalmente condividere - pur avendo viaggiato insieme sull'onda dell'affetto - crollerà miseramente a terra, lasciando cenere di nulla.
Ho smesso di credere alle troppe coincidenze, nel momento in cui le spine dell'evidenza mi hanno punto l'anima.