Scritta da: Silvana Stremiz
Il gloriarsi di una qualità è un confessare che non la si possiede.
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Il gloriarsi di una qualità è un confessare che non la si possiede.
I pregi della posizione sociale, della nascita, sia pure regale, della ricchezza e simili stanno agli autentici pregi personali, il grande spirito o il grande cuore, come i re da palcoscenico stanno a quelli veri.
Perdonare e dimenticare vuol dire gettare dalla finestra una preziosa esperienza già fatta.
Solo il cambiamento è eterno, perpetuo, immortale.
La solitudine è la sorte degli spiriti grandi.
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.
La lontananza rimpicciolisce gli oggetti all'occhio, li ingrandisce al pensiero.
Gli uomini hanno bisogno di qualche attività esterna, perché sono inattivi dentro.
Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri.
Dei beni ai quali non è mai venuto in mente a un uomo di aspirare, egli non sente la mancanza.