Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Soli, ma quale festa...

Avrai l'augurio da ogni amico,
ma non farai caso alle loro mani,
ne stringerai tante e quanti baci...
Tutte le luci della festa si confonderanno
In un unico colore nella tua testa,
ma nei tuoi occhi il solo viso del tuo amore.
Quell'amore che non può sfiorarti,
non può baciarti, ma l'unico che vorresti.
Lontano, perché non è mio,
perché sua non sono,
ma dentro l'anima, nel cuore
da tanto tempo ci apparteniamo.
Passeranno presto tutte queste feste,
che ci allontanano,
e tutti quei doveri fatti per parvenza...
conterai le ore e la sera penserai a me
ed io ti penserò, senza te niente mi resta,
triste questa lontananza,
eppure uniti nei pensieri, oggi più di ieri,
mi manchi e questa non è festa...
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sera di Natale

    Dalla strada luci colorate,
    si accendono e si spengono
    e danno gioia a questa stanza vuota piena di ricordi.
    Sola, con la televisione che mi fa compagnia,
    ho preparato la tavola con cura,
    l'albero è senza regali,
    il fuoco acceso nel camino,
    non mi son lasciata andare,
    nonostante le delusioni continuo a sperare,
    con la voglia di ricominciare.
    Ogni volta dico è l'ultima,
    che passo qui da sola a pensare,
    il mio gatto è l'unico mio amico,
    lo accarezzo, mi vorrebbe consolare.
    Nella vita ne ho perse di occasioni,
    ho sempre rimandato
    e non ho mai pensato che il tempo sarebbe passato.
    Guardo la neve che scende lieve,
    tutto è ovattato,
    dalla strada non sento più i rumori,
    sono qui da sola, con tutta quella gente fuori...
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      A quanto pare mia madre non dovrebbe avermi abortito

      Vinco le parole al fiato
      lacero le fibre necessarie
      sanguino il sanguinabile
      giro il cannocchiale verso di me
      non compro nessuna macchina usata da quel tizio
      la macchina usata ce l'ho già
      infilo il mare
      ne vengo sputato
      cedo la ragione al vento
      dò forma alla strada con l'ombra del machete
      dò forma alla mia ombra col gesso
      conosco il muschio senza fargli conoscere me
      conosco il bordo del mondo per sentito dire
      non mi lascio minacciare nel futuro
      inalo il monte rosa
      scalcio
      giro le trottole
      conservo la soglia del dolore
      mi presento gli occhi che per poco non ho usato
      mi concedo, mi assumo, mi spingo, mi apposto, mi bracco
      mi invito alla festa
      dirigo l'attenzione con bacchette in ciliegio
      riconosco il piacere
      rilascio le spalle
      non trattengo urla
      non trattengo nascite
      non dubito delle stelle
      non dubito del fatto che mia madre non mi abbia abortito

      non ho intenzione di sentirmi abusivo.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Gli anni in cui eravamo distratti.

        Non è ancora chiaro se siano finiti del tutto gli anni in cui eravamo distratti.

        Non ci accorgevamo che le nostre cellule sfinivano e quelle nuove arrivavano e quelle di nostro padre andavano a male.

        Negli ospedali camminavamo dritti verso un letto non giravamo mai lo sguardo in corsia sentivamo le canzoni ci abituavamo alle peggiori le ricantavamo forte per non sentire notizie davvero vere.

        Come certi prestigiatori ci infilavamo lastre sottili di ferro a dividere la parte sopra l'ombelico da quella sotto e non diteci che non sapete quale porgevamo alle ragazze? E non diteci che non sapete che la loro richiesta non l'ascoltavamo con precisa distrazione e scelta?

        Ai funerali pensavamo ad altro se ci andavamo impegnati a rendere coerente l'epitaffio uno che se l'è cavata.

        Fatti di pezzi di uomo messi insieme con pazienza orefice, braccia e orecchie conserte eclissi parziale di occhi.
        Camminavamo sul filo, con in bocca il cucchiaio, sul cucchiaio l'uovo, sull'uovo il peso del cielo.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Doppia solitudine

          Doppia solitudine
          E passa anche quest'anno,
          senza averti accanto,
          proprio in certi momenti
          le nostre solitudini soffrono insieme
          e sentono i battiti dei nostri cuori.
          Le nostre vite son state separate,
          ma ci siamo ritrovati e amati,
          era già scritto, era già detto.
          Bastano i nostri sguardi,
          sfiorarci la mano per capire che m'ami, che t'amo.
          Natale per me è un giorno che deve passare,
          non riesco a pensare che a te
          e questa lontananza mi fa impazzire,
          intorno non vedo né luci né colori,
          non riesco a stare fuori,
          tutto mi parla di te.
          Forse la vita un giorno ci farà questo regalo,
          unirà per sempre noi che siamo doppia solitudine.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Ancora tu

            Avevo preparato la mia tavola,
            per un Natale senza te,
            volevo dimenticare, ed ho acceso una candela
            per ricominciare.
            Ormai ero rassegnata,
            non saresti tornato
            e sì che per un po' di tempo ci ho sperato.
            Un suono alla mia porta,
            non aspettavo nessuno.
            Ancora tu,
            quegli occhi che sapevano incantarmi,
            ormai spenti dalle delusioni,
            non avevi trovato, quel che avevi lasciato.
            Seduto a quella sedia,
            guardavo l'uomo che avevo sempre amato
            attraverso la luce fioca di quella candela.
            Ora un fantasma avevo innanzi,
            giuro, non me l'aspettavo,
            forse ancora un po' di nostalgia,
            ma non ti amavo più.
            Abbiamo passato insieme l'ultimo Natale,
            senza una parola,
            al lume di quella candela
            e ti guardavo svanire a tratti dai miei pensieri,
            forse troppo tardi e non eri più tu.
            Sei uscito da quella porta, dalla mia vita,
            e non ti ho visto più.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Per te (a Lawren)

              Quando l'amore è solo un'intensità di sguardi,
              tanta dolcezza o semplice carezza,
              sei tu, l'unica,
              compagna fedele dei miei lunghi giorni,
              delle serate vicino al camino,
              contenta solo di guardarmi e starmi vicino.
              Per te l'amore non ha limiti,
              ed i tuoi occhi non riescono a nascondere
              il tuo immenso per me.
              Cucciola, piccola, dolce amica,
              confidente dei miei segreti,
              un bacio ancora come solo tu sai dare,
              soffice nel tuo fare.
              Ora mi chiedi aiuto, sono qui che piango,
              altro non posso fare,
              resto a guardare questa malattia che ti consuma,
              quegli occhi che chiedono e danno,
              solo lì è rimasta la tua forza,
              ma ricordati sempre che ti ho amato,
              tanto quanto tu mi hai adorato.
              Disperata perché non c'è più tempo,
              ma il tuo lamento non sento,
              pur di averti vicino, di avermi vicino,
              ora forse il tuo dolore passa con le mie carezze,
              non so quello che pensi, ma sai
              che nei tuoi occhi sento che mi vuoi.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Hengel0
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Non piangere più

                Non piangere più... A te che sei triste, non piangere più... riprende con l'aurora un giorno nuovo, lascia che il fuoco riscaldi il tuo corpo, e distendi i pensieri nella dolce musica del vento... prati fioriti ti attendono e sopra di te, ogni stella ti racconterà una favola per farti addormentare. Il futuro sarà celeste e ti offrirà sorrisi che il mondo presto conoscerà come dono dell'eternità. No, non piangere più, perché la brillante stella del mattino riempirà il tuo cuore con la luce del Suo immenso Amore.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Babbo Natale

                  Babbo Natale
                  Nonna, dov'è la casa di Babbo Natale?
                  Forse in un buco profondo,
                  dall'altra parte del mondo?
                  Nonna e come fa a volare?
                  Non ha paura che dal cielo,
                  le renne con la sua slitta cadano in mare?
                  Nonna come fa a sapere
                  qual è il giocattolo che mi deve portare,
                  e chi lo deve fare?
                  Forse quegli omini che gli sono intorno,
                  quanti giocattoli dovranno costruire,
                  per tutti i bimbi del mondo?
                  Amore mio, stammi a sentire:
                  quando ero bambina, mi bastava la mia mammina,
                  la dolcezza che mi dava, ed il profumo che aveva.
                  Ho chiesto a Babbo Natale
                  Che un dono a lei doveva portare,
                  che mi aveva già fatto il regalo più grande
                  il suo amore.
                  Anche tu bambino mio, capirai che è vero
                  quello che ti dico,
                  il tuo regalo già l'hai ricevuto,
                  sei nato fortunato,
                  tra le braccia della tua mamma puoi dormire,
                  tanti bambini non lo possono fare,
                  chiedi una mamma anche per loro a Babbo Natale.
                  Vota la poesia: Commenta