Poesie d'Autore


Scritta da: Ma Na
in Poesie (Poesie d'Autore)

Una voce

Sei entrato nella mia vita
come un colpo di vento,
hai spalancato la finestra e sconvolto
i fiori che morivano calmi nel vaso
Morivo anch'io coi miei fiori
un poco alla volta, in silenzio.
Sei entrato col bagliore di un lampo
che ha spento ogni lume.
Io non so più se sono viva o morta,
se sono cieca, o se sono piena di luce.
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    Scritta da: Ma Na
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Dall'ondeggiante oceano la folla

    Dall'ondeggiante oceano, la folla, venne teneramente a me una goccia,
    mormorando

    Io ti amo, tra non molto morirò
    ho fatto un lungo viaggio solo per guardati, toccarti,
    perché non potevo morire sinché non ti avessi parlato,
    perché temevo di poterti poi perdere.

    Ora ci siamo incontrati, ci siamo guardati, siamo salvi,

    ritorna in pace all'oceano mio amore,

    anch'io sono parte di quell'oceano amore, non siamo così

    separati,

    considera il grande globo, la coesione del tutto, quanto è

    perfetta!

    Ma per me, per te, il mare irresistibile deve separarci,

    e se per un'ora ci tiene lontani, non potrà tenerci lontani per
    sempre;

    non essere impaziente - un istante - sappi che io saluto

    l'aria, l'oceano e la terra,

    ogni giorno al tramonto per amor tuo,

    amore.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Monte Giove 2009

      Mi porta su quel monte un sentiero,
      dove tra antiche vestigia romane,
      poco più distante, c'è un cimitero.
      Sempre percorro questa via,
      ed il cielo, il sole ed il mare mi fanno compagnia.
      Non è lunga la salita,
      è molto ripida, ma non sento la fatica.
      Sopra quel monte c'è un pezzo di cuore,
      nel cimitero che guarda il mare,
      in una vecchia cappella,
      dove ormai il tempo scorre lento,
      ora riposa un santo.
      La mia infanzia ho trascorso
      tra le sicure braccia di questo grande maestro,
      mi ha insegnato ad aver rispetto,
      ad aver pazienza, a prendere coscienza,
      ad apprezzare anche la più piccola cosa,
      ogni tanto gli porto una rosa,
      per ringraziare, è un bacio, un abbraccio
      che non gli posso più dare.
      Sento che avverte questo mio amore,
      e spesso in un alito di vento
      mi sovvengono l'ultime parole:
      mi raccomando torda, guarda sempre al sole.
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Cancellerò 2009

        Il mare ci veniva dietro,
        cancellando l'orme,
        i miei occhi al sole, non riuscivano a vedere
        la troppa luce mi abbagliava.
        Un fantasma e tu, la stessa cosa,
        parlavi ma non ti ascoltavo più.
        Troppe parole per confessare che non mi amavi,
        perché avevi aspettato tutto questo tempo...
        Un tuffo in mare per lavare l'onta,
        ancora ti vedevo sulla riva,
        mi hai chiesto un bacio ancora...
        no! Non devi più toccarmi!
        Ho lavato l'anima, il mio corpo,
        ho lavato il cuore,
        tutto di te si è perso nell'immensità del mare,
        ora vai via, ti cancellerò per sempre
        e quando mi verrai in mente,
        di nuovo mi farò cullare
        dalle mie onde.
        Affogherò i ricordi di te e del nostro amore.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Mi manchi 2009

          Ho ancora in mano l'ultima tua lettera
          mi chiedevi di aspettare ancora, dove...
          eri al fronte, ma stanca di pensare
          ho rivolto i miei interessi altrove
          certa che non saresti più tornato
          la mia vita non avrebbe avuto senso
          e tutto sarebbe quel mi aspettarti sarebbe risultato invano.
          Forse con troppa fretta
          e dalla rabbia che avevo dentro, mi son lasciata trascinare
          ho sposato il tuo caro amico
          un uomo che mi ha sempre amata e consolata
          rispettando i miei tempi, i miei capricci e quanto ha dovuto sopportare
          la delusione era sempre più cocente, mi son dovuta adattare
          ma quando ti ho visto vicino a quell'altare...
          non sapevo se credere o morire
          ma ho incontrato lo sguardo serio di mio padre
          e con la morte nel cuore, ho dovuto continuare.
          Con il viso bagnato di lacrime
          mi volevo convincere che non eri vero
          e per rispetto te ne sei andato.
          Non scorderò mai quando ti sei allontanato
          ti sei girato indietro, ed il tuo viso dal dolore provato
          con lo sguardo ti ho seguito mentre uscivi dalla chiesa, tra i banchi
          lo sai che non sono stata mai felice
          ancora oggi mi manchi.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Una grande lezione 2009

            La mia suora mi teneva in cucina,
            attaccata alle sue vesti,
            ogni tanto davo una sbirciatina
            dentro quei pentoloni fumanti.
            Noi bambini eravamo tanti,
            ed ogni giorno era una grande occasione,
            per incontrarci tutti di mattina presto,
            nell'immenso refettorio a fare colazione.
            I biscotti profumavano di miele,
            il latte caldo appena munto,
            un regalo al mattino del nostro amico contadino.
            Le giornate passavano in fretta,
            tra giochi e letture, ricami e cucina,
            la nostra insegnante, la migliore,
            ci dava lezioni di vita, con amore.
            I bambini crescevano in fretta,
            ed al mattino che fatica per farli svegliare,
            noi bambine più grandi
            avevamo imparato a fare da mamme
            per poterli aiutare.
            Son cresciuta forte, indipendente e sicura,
            ho ricordato sempre tutte le mie suore,
            che mi hanno insegnato tanto
            e a non arrendermi mai.
            L'esperienza e la fatica basta prenderla con gioia,
            mi pento ancora ora, se qualche volta ho pianto.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La madia

              Paura di salire quelle scale,
              c'era una luce fioca: ti puoi far male
              mi avevano sempre raccomandato di non salire.
              Un giorno ero sola in quella grande casa,
              e grande fu la curiosità, dovevo scoprire.
              La mamma lì riponeva le sue cose,
              la nonna quei cappelli con le rose,
              vecchi lenzuoli con merletti,
              alcuni stivaletti con i tacchi a spillo,
              e c'era un topolino che fuggì con un mio strillo.
              In fondo poi, una vecchia madia,
              mi ritrovai su di una sedia
              e tutta impolverata, cominciai a rovistare,
              senza far rumore,
              dentro c'erano un pacco di lettere d'amore,
              della mia mamma al mio papà,
              legate con cura da un fiocchetto rosa,
              Cominciai a leggere... e sapete una cosa?
              Non c'è cosa che ad una figlia faccia più piacere,
              di sapere leggendo quelle lettere per ore,
              quanto è stato grande e vero quell'amore.
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