Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
Hai toccato il fondo lo sai
più in giù non potevi.

Saresti andata oltre se...
ma il pavimento era di cemento.

Hai sbattuto la testa
fino a sentirti mancare il respiro.

Hai pianto fino ad esaurire
ogni lacrima e perdere ogni forza.

Il freddo invadeva ormai tua anima e corpo.

Mentre il respiro ti abbandonava
e niente ti dava una ragione per esserci.

Il freddo ha incontrato il sole
lentamente si è sciolto il freddo di te.

Ogni alba è stato un nuovo dono
e ora che sei a galla, il tempo ti è tiranno.

Mentre come la sabbia ti scivola via
conservi con forza, incastrati tra le dita,
gli ultimi granelli della tua vita.
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    Scritta da: Nicola G.
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Ogni parte aspira sempre
    a congiungersi con l'intero
    per sfuggire all'imperfezione;

    L'anima sempre aspira
    ad abitare un corpo
    perché senza gli organi corporei
    non può agire ne sentire.

    Essa funziona dentro il corpo
    come fa il vento
    dentro le canne di un organo,
    se una delle canne si guasta
    il vento non produce più il giusto suono.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Difendiamo la terra

      Verrà quel giorno,
      partoriremo mostri senza emozioni,
      saranno perfetti, tutti uguali
      confusi tra i comuni mortali,
      non avranno aspirazioni,
      non avranno anima né cuore,
      non sentiranno il profumo di un fiore,
      calpesteranno tutto senza guardare.
      Non avranno paura, cambieranno colore,
      si confonderanno tra mille, o brilleranno al sole.
      Mostri, senza pensare, avanzeranno
      tra cielo e mare
      comandati da macchine infernali,
      li chiamano automi,
      saranno sempre più tra noi,
      prenderanno il nostro posto,
      senza darci il tempo per difenderci,
      proteggiamo la terra, cominciamo a cambiare,
      quella macchina infernale dovrà essere distrutta,
      torniamo a fare tutto in maniera naturale,
      ci terrà lontano dal male
      che noi stessi abbiamo procurato,
      non tutto è perduto.
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        Scritta da: Fiorella Cappelli
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Stupro

        Intriso straccio di paura, di vergogna
        a divulgare rabbia sei alla gogna
        ferita e calpestata l'innocenza
        feroce, inaudita la violenza

        sentimenti di sconfitta e d'impotenza
        squarciati cuore e mente da speranza
        e tutto questo è ancora... tolleranza?

        Si deve aver coraggio ora, di fare
        non basta più soltanto denunciare
        la sicurezza e la giustizia sono diritti
        nulla serve vederli solo scritti.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il segreto

          Un amico sincero, riservato davvero,
          un sorriso, una carezza, mi chiedevi solo dolcezza.
          Mai una parola fuori posto,
          sempre oltremodo gentile,
          nessuno riusciva a capire, il tuo modo di fare.
          Eravamo soli in quella stanza,
          la tua bocca si trovò su quella mia,
          volevi forse provare, solo con me lo potevi fare,
          d'un tratto mi hai abbracciato
          e stringendo forte la mia mano...
          Anna, ti devo confessare,
          ho un segreto grande che mi preme dentro,
          io volevo con te, solo con te speravo
          ma è più forte di me, non ci riesco,
          non ridere, non lo potrei sopportare.
          Accorgersi di essere diverso,
          sforzarsi di sembrar normale e dentro ci stai male,
          ma tu mi hai sempre amato, forse capirai
          con te il mio segreto vivrà fino alla morte.
          Ho stretto la sua mano, l'ho abbracciato.
          Niente può cambiare quello che provo per te,
          amico mio, ora sei libero, sei più forte.
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            Scritta da: Fiorella Cappelli
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Sollievo

            Quando mi fermo vicino a te
            il cuore si calma, il respiro rallenta...
            Mi basta guardarti per avvertire sollievo
            Sapere che posso toccarti mi fa sentire viva
            La tua presenza mi colma di energia
            mi dà frescura, sicurezza, vitalità
            Raccogli intorno a te i sorrisi e la voglia
            di continuare, di procedere...
            Nessuna città ti ha così ricca, capiente
            zampillante, scrosciante, diffusa, gratuita, ghiacciata,
            meravigliosa acqua di Roma!
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              Scritta da: Fiorella Cappelli
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              San Valentino

              Il giorno del quattordici febbraio
              si dice sia la festa dell'amore
              io spero che con te non sia uno sbaglio
              aver lasciato navigare il cuore

              Su questa barca io mi sento viva
              il mare della vita è una promessa
              ma non lasciarmi sola, alla deriva
              perché lo so, con te... sarò me stessa

              Ci sono tante rose nel pensiero
              le stesse che io colgo nel giardino
              d'ogni tuo sguardo quando sei sincero
              quando mi abbracci, quando sei vicino

              D'incertezze le strade sono piene
              giorno per giorno è viver l'avventura
              ogni cosa l'affronteremo insieme
              con l'amore svanisce la paura

              Rafforzeremo il nostro desiderio
              per mantenere viva la passione
              inseguiremo il sogno, no il criterio
              per fare della vita un'emozione.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Una fiera in gabbia

                Cosa sono tutte queste sbarre,
                fatte di gelosia, di possessione, di ignoranza,
                a cosa serve tenermi per forza legata,
                la tua è diventata un'ossessione,
                quando capirai che ci sto stretta in questa stanza.
                È inutile, non puoi negarmi di pensare,
                se è così, con te non voglio più restare,
                in questa prigione senza l'aria per poter respirare,
                non ci voglio stare.
                Io belva, ancora famelica
                non addomesticata, faccio finta di stare calma
                e sto a guardare, per non farmi frustare.
                Quando potrò aprirmi un varco fuggirò,
                provami a fermare ....
                Inutilmente mi cercherai,
                preferisco nascondermi e morire
                piuttosto che star qui a guaire
                sperando tu capisca col tempo,
                che questo non è amore.
                La belva si può domare,
                non con la frusta ma col cuore,
                ogni volta che ti avvicini, rischi di farti sbranare.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  La mia palma

                  La mia casa era circondata da un giardino,
                  dove la nonna piantava fiori,
                  la gente dei palazzi intorno, si affacciava fuori,
                  un po' gelosa, godendo del nostro angolino.
                  Una palma al centro, alta e fiera cresceva,
                  con la sua folta chioma tanta ombra faceva.
                  La nonna sotto aveva messo un tavolino
                  lì raccontavamo favole,
                  era proprio bello il nostro giardino.
                  Su una foglia della palma
                  aveva il nido un timido uccellino
                  e la mattina si sentiva cantare.
                  Un giorno tutta quella gente protestò
                  per la chioma dell'albero che a dismisura cresceva,
                  la palma per dispetto, fecero tagliare.
                  Io disperata la vedevo cadere
                  e tra le sue foglie volevo morire...
                  Raccolsi il nido del povero uccellino,
                  lo posi dentro una gabbia d'oro,
                  ma come potevano vincere loro,
                  più ci pensavo e più mi arrabbiavo.
                  La mia infanzia mi han tolto,
                  un pezzo del mio cuore, con l'albero divelto,
                  con me cresceva e dalla mia finestra,
                  sentivo che cantava l'uccellino.
                  Quei maledetti...
                  Li avrei seppelliti tutti sotto il mio giardino.
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