L'alunno M. B., pervaso da curiosità scientifica, ha smontato un dinamometro dell'aula di fisica, non riuscendo più a rimontarlo correttamente causa lesioni alla molla interna dell'apparecchio. L'istituto gli ha inviato a casa una fattura per danni pari a Lire 48.500, giudicando risibile la giustificazione dell'alunno "avevo necessità di analizzare il funzionamento del curioso strumento di misurazione".
L'alunno F. D. M. ha ammazzato una mosca con il foglio del compito in classe. In seguito a questo evento, l'intera classe si è alzata in piedi e ha improvvisato una processione per rendere omaggio all'insetto ucciso. Al mio ordine di tornare immediatamente ai loro posti, mi è stato obiettato di non avere sensibilità nei confronti dei morti.
Al suono della campana delle 13.30, la classe fuoriesce dall'aula come una mandria di bufali imbizzarriti, travolgendomi e procurandomi una fitta di dolore al costato. Seguiranno provvedimenti disciplinari dopo opportuni accertamenti medici.
L'alunno B. e il suo compagno V. si fanno letteralmente la doccia nell'ora di diritto, spruzzandosi con bottigliette d'acqua ingegnosamente bucate sul tappo.
L'Alunno C. A. in combutta con T. G. abbattono il muro divisorio in carton gesso che divide l'aula 3^C dall'aula 2^C con poderose e ripetute spallate, in conseguenza alla crepa creatasi la lavagna della classe 2^C si stacca dal muro colpendo di striscio l'insegnante. I due coinvolti negano di aver colpito il muro pur avendo i vestiti palesemente sporchi di calce.