Racconti inseriti da Stefano Napolitano

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Scritto da: Stefano Napolitano
Quando ti innamori, nasce una sorta di inspiegabile, ma reale, legame col passato. Un passato anche remoto, perché chissà chi fu il primo ad accorgersi di "amare", chissà cosa pensò o cosa fece. E nel corso di tutti questi anni, sono sicuro, si possono contare più innamorati che granelli di... [continua a leggere »]
Composto giovedì 6 giugno 2013
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    Scritto da: Stefano Napolitano
    Io non capisco gli sguardi, non capisco le parole, non capisco di arte moderna, ma neanche antica. Io non capisco di balli caraibici o di fotografia, non capisco di ingegneria, in qualsiasi sua forma. Non capisco di famiglia, di come ci si comporta, ma soprattutto di cosa è giusto o sbagliato... [continua a leggere »]
    Composto sabato 2 marzo 2013
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      Scritto da: Stefano Napolitano
      Dopo una notte insieme la baci una, due, tre volte... fai per andare via ma ti volti e di nuovo... uno due tre baci... stavolta vai via sul serio ma ti giri la guardi e pensi come sia bella. La stessa sera con quelle labbra bacia un altro uomo e fa l'amore passando l'intera notte con lui. È... [continua a leggere »]
      Composto venerdì 5 febbraio 2010
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        Scritto da: Stefano Napolitano
        L'uomo senza una donna.
        Prima settimana: "che cazz'me ne frega a me, me ne trovo quante ne voglio, se voglio!"
        Terza settimana: "va beh dai, si sta bene anche da soli alla fine."
        Sesta settimana: "mmmm se continuo a masturbarmi così mi cade, ma è normale che sia cosi rosso?"
        Superati i due mesi... [continua a leggere »]
        Composto mercoledì 3 febbraio 2016
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          Scritto da: Stefano Napolitano
          Sotto forma di roveto ardente mi comparve Dio, mi disse: "Tuuuu Stef-ano (facendo ricadere misteriosamente l'accento sulla A) Napolit-ano, ebbene tu, lo prenderai!" Indoveee signoreee indoveeee lo prenderò, chiesi spaventato, e lui, "lo prenderai e lo porterai alla casa del signore", a chi?, "lo... [continua a leggere »]
          Composto venerdì 24 aprile 2015
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            Scritto da: Stefano Napolitano

            Bisogna dirsi addio

            È giunto infine il tempo. L'ora dei saluti, il momento, infausto, dove io debba dirvi addio, abbandonarvi perché ormai stanchi di me. Lasciare che il tempo trascorso insieme si mescoli al tempo che verrà, cancellando, spero non del tutto, ciò che fu. Un ricordo amaro, non per forza veritiero del... [continua a leggere »]
            Composto sabato 24 agosto 2013
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              Scritto da: Stefano Napolitano

              Come nasce una bestia

              Qualcosa non va, i sorrisi, dai nostri volti vanno via. Gridiamo l'uno contro l'altra, come avesse ragione chi urla più forte; fosse realmente così l'avrei vinta io. Fai per andare via, provo a fermarti ma non vuoi essere toccata, non più, non ora. Ma devo farlo! È questione di vita o di morte... [continua a leggere »]
              Composto domenica 15 gennaio 2017
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                Scritto da: Stefano Napolitano

                Fine

                Sono in uno stanzone, da ore, non so più neanche quante. Non le conto più, non sono annoiato, persino quello stato è passato. Altra gente come me aspetta qui, chi più chi meno ore di me. È tutto bianco, tranne le sedie, rosse, a me sembrano strane. Esce dalla porta a vetri una signora, è bassa e... [continua a leggere »]
                Composto sabato 31 maggio 2014
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                  Scritto da: Stefano Napolitano

                  Ricordo

                  Ricordo con piacere il sapore del cibo, ricordo il calore di un bacio, e ricordo la passione del sesso, ricordo il tremore dell'amore, ricordo l'onestà di una vera amicizia, ricordo il dolore di un lutto, ricordo l'emozione di una nascita, ricordo la rabbia di un litigio, e ancora, ricordo l... [continua a leggere »]
                  Composto venerdì 31 maggio 2013
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                    Scritto da: Stefano Napolitano

                    Stella

                    Quando chiusi gli occhi ero circondato dal buio, ero spaventato e non vedevo a un passo da me. Tutto intorno pareti e mura invalicabili, e nessuna porta né una finestra. Nessuna via di uscita da tutto questo. Si udivano urla e lamenti provenire dall'interno ma mi sforzai di non capire da dove... [continua a leggere »]
                    Composto giovedì 6 giugno 2013
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