Scritto da: Alessio Fabretti

L'avventura


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L'astronave viaggiava nell'iperspazio alla spinta dei suoi potenti motori a energia cellulare. Il capitano Khyr sedeva in plancia assorto a guardare i1 quadro di controllo, mentre il tenente Miryam si collegava col centro per confermare i piani di volo. La grande astronave della serie due, varata un anno prima, e sempre al comando dello stesso comandante e da lui chiamata massura, rispondeva perfettamente alle sollecitazioni e ai cambi di rotta repentini. Argos, un mondo lontano, questa era 1a meta della Massura, la nave interstellare. L'equipaggio riposa dopo aver effettuato le consuete manovre difensive, il medico di bordo controllasse come da routine la salute degli occupanti, mentre nella sala motori, Axel l'ingegnere progettista, rivedeva personalmente i convogliatori di potenza per dare una maggiore spinta ai propulsori e superare agevolmente le soglie iperspaziali. Un segnale, un pannel1o luminoso che si accende repentinamente indica un calo di pressione, un rallentamento nella velocità di crociera, segnalando ancora l'entrata nello spazio. Si trovavano circondati da anelli di pulviscolo, riducendo la visibilità anche nel perfetto stato dei sensori ottici, che agendo automaticamente sulla plancia del comandante ne indicavano lo stato esterno. Una voce si inserisce nella lunghezza d'onda della Massura. Una voce femminile "Benvenuto Capitano, benarrivato ... [segue »]
Composto mercoledì 8 agosto 1990

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