La nostra ragione ci conduce a ritenere, senza possibilità di dubbio, che il vizio sostanziale di un ragionamento qualsiasi risieda nella sua eventuale illogicità. Pertanto, se un ragionamento è logico e formalmente rigoroso, potremo senz'altro ritenerlo esente da vizi: ritenerlo viziato sarebbe, in base alle premesse, un vizio sostanziale imperdonabile. Tuttavia, molti ritengono che la razionalità umana non rivesta natura universale, ma sia strettamente connessa alla nostra costituzione fisica e biologica. Essa, in altre parole, sarebbe soltanto la nostra chiave di lettura dell'Universo; ma quest'ultimo, per altri aspetti, e cioè per quelli razionalmente non decifrabili, ci rimarrebbe del tutto inconoscibile. Il vizio sostanziale di un qualsiasi ragionamento, in questa prospettiva, risiederebbe proprio, per quanto assurdo possa sembrare, nella sua logicità. Sarebbe infatti proprio l'inadeguatezza della nostra logica a precluderci la conoscenza profonda dell'Universo. Ma anche in questo caso, se un ragionamento fosse logico e formalmente rigoroso, dovremmo senz'altro ritenerlo esente da vizi. Ritenerlo viziato sarebbe infatti logico, e dunque, in base alle nuove premesse, vizio sostanziale imperdonabile. Per questi motivi, ragionare sarà forse un po' riduttivo, forse inadeguato alla ricerca della verità; ma è davvero molto, molto tranquillizzante.
Vincenzo, ciò che appare è diverso da ciò che è. Il mondo del reale è dominante, e non obbedisce alle leggi della fisica. Credimi, ti trovi seduto sulla bocca di un vulcano.
Torino sarà civile, ma ha vibrazioni molto negative.
Non puoi non saperlo...
Quanto ai fatti, non sono... vie di fatto. : )))
Anche se non sono indolori.
Blatera quanto vuoi: hai il marchio di fabbrica, l'ho riconosciuto (fin dal principio). Sei della famiglia...
E perciò ti voglio bene, so anche che me ne vuoi malgrado tutto...
E dunque non potrai sfuggirmi. : )))))
(A proposito: non era una puntina di sarcasmo: era una vera e propria freccia avvelenata. :))))
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