Commenti a Nei meandri della ragione di Giuseppe Freda


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Gaetano, prima di risponderti nel merito vorrei chiederti una cosa: sei appassionato di sf? Conosci il sito Uraniamania??
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ri ps
per quanto possa conoscere Dana, i suoi occhi non sono minimamente paragonabili alla bellezza del suo animo.
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Spero di non disonorare alcuno con la mia presenza in questo post. L' ultimo capitolo del libro di Jeans ci dice che questa bolla di sapone  fu fatta da una divinità matematica per il suo interesse  nelle proprietà  matematiche di essa. Questa parte è piaciuta ai teologi. I teologi sono divenuti sensibili ai piccoli favori, e non si preoccupano molto della specie di Dio che lo scienziato dà loro, purchè ne dia uno.Il Dio di Sir James Jeans, come quello di platone, ha una passione per le somme, ma, essendo un matematico puro, non s' interessa di ciò che  trattano quelle somme.
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Il mia esperienza ho sempre trovato le condivisioni intellettuali assai meno forti di quelle sociali.
anzi direi che ne sono solo una lieve premessa.
(e dopo avere scritto cose talmente profonde da passare alla storia, torno al lavoro)
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1) la scienza ha preconcetti, se si sviluppano in dialettica sono perniciosi se gli stessi la obbligano alle verifiche. esempio strausato è accedendere un accendino di fronte ad un villano del 300, è per lui fenomeno paranormale. però una cosa è non sapere dare spiegazioni, un'altra è non vederlo. esiste un emerita associazione il Cicap che dimostra con il raziocinio fenomeni inspiegabili, credo ci sia un milione di dollari fermo da 20 anni per chi in una stanza chiusa riesce a fare una "anormalità". Io adoro David Copperfild e la magia... ma l'adoro sapendo che vi è il trucco.
2) anche san francesco si spoglio, le motivazioni della mente non c'entra con la paranormalità fisica: ad oggi indimostrata. E il fatto che abbia letto centinaia di libri di fantascienza mi fa credere che sia probabile esistano gli extraterrestri. la mia lettura di quotidiani e altro mi convince che se ci sono lo sono lontanissimi da qui.
non mescoliamo le cose.
ps
se un giorno sapessi scrivere tra il serio ed il faceto come Asimov nei suoi saggi, potrei impazzire dalla felicità, per cui prendo il tuo commento come complimento.

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