Scritto da: Greta Valeri

Riparti da lui


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...era troppo lunga, l'espressione corrucciata. Non l'avevo mai vista a scuola.
- Mi chiamo Charles -
- Mi chiamo Christine -
Ecco, quello fu il momento in cui probabilmente tutto cambiò. L'inizio della fine.

- Sei fottuto, amico! -
Sì, ero fottuto. Ci credete al colpo di fulmine? Avevo diciassette anni, ero all'ultimo anno di scuola, la cerimonia del diploma era alle porte, io e Dean c'eravamo messi in testa di diventare poliziotti, ma io riuscivo a pensare solo a una cosa, anzi, a una persona: a quella bellissima ragazza alta, castana, dagli occhi penetranti, dal corpo da favola, dall'accento francese. Ero felice, ma sì, ero anche fottuto. Solo che ancora non me ne ero reso conto.

- Mi sposo -
La prima persona a cui lo dissi fu Dean. Glielo dissi subito dopo aver fatto la proposta a Christine, a cui lei aveva detto sì, senza nemmeno pensarci. Perché da quando c'eravamo incontrati, a scuola, ci eravamo innamorati, semplicemente. L'idea di sposarla mi è venuta così, all'improvviso e lei non c'aveva pensato due volte ad dirmi di sì. Ero felice.
Mi sposai il diciannove agosto 2011, in una chiesetta di Williamsburg. Mia madre avrebbe voluto che mi sposassi in una cattedrale, ma c'era ... [segue »]
Composto lunedì 13 aprile 2020

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    Info

    Scritto da: Greta Valeri
    Dedica:
    A Isabella,
    perché anche se mi mancano i nostri abbracci,
    io di te mi fido sempre.
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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