Scritto da: Paolo Ciraolo

Ricordi di Taormina


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Ingresso di una villetta, curata e dignitosa. Un uomo è all'interno. Sono i suoi ultimi istanti. È lì, moribondo.
Mi presento un po' in ritardo... Il mio nome è Enrico, ero uno dei tre agenti di commercio che avevano il compito di andare a vendere per fare fatturato al loro titolare, quel signore che ora era in quella villetta circondato da amici e parenti. Prima di oltrepassare la porta d'ingresso, feci un bel respiro e mi ricordai rapidamente tutta la storia lavorativa passata. Mi ricordo che lo chiamavamo tra noi colleghi e simpaticamente il Capo di Ferro per il suo essere qualche volta un po' rude con noi, sicuramente un po' introverso; gli altri miei colleghi agenti si chiamavano: Pasquale e Giovanni.
Ricordo benissimo che noi tre venditori eravamo bravissimi nel fare grossi fatturati, e ognuno di noi aveva una zona stabilita della Sicilia Orientale; a me lui aveva dato i clienti migliori e il primo mese fatturai più di sessanta milioni. Il mio compenso fu così alto che potei comprare una macchina nuova, un alfa trentatré 1.8 turbo diesel. Pasquale comprò un Opel, Giovanni restò con la sua macchina, ma i suoi fatturati erano altissimi pure. A me ... [segue »]
Composto martedì 21 novembre 2017

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