Un ragazzo calabrese

Capitolo: La mia Calabria.

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...lasciando una scia di fumo, sulla statale per Vibo. Mentre l'automezzo si arrampicava sui tornanti a gomito, mi girai all'indietro per guardare l'ultima volta il mio paese, sdraiato come un vecchio stanco lungo la cima della collina, si allontanava, assieme ai campanili delle chiese, che mi videro crescere dalla nascita, fino a sparire dalla mia vista. Il rimpianto, e la tristezza mi riempirono gli occhi di lacrime. Il Nino anche lui, osservava la scena senza parlare.
Sembrava un angelo
Erano oramai passati quasi 40 anni, non avevo saputo più nulla di lei. Mi veniva in mente, ogni qualvolta sentissi il suo nome, oppure ascoltavo il motivo della nostra vecchia canzone, il nostro concerto di Umberto Bindi. Con la mente, la rivedevo quella sera, nel solito bar sulla via Ripamonti, si era avvicinata a me accanto al Juke-Box infilò la moneta nella fessura e schiacciò il tasto, la ruota dei dischi si mise a girare, si ferò e fece cadere il disco prescelto sul piatto, il braccio con la puntina si adagiò sul solco e la musica soave e la voce di Bindi, si espanse non locale. Mentre il disco continuava a girare, avevo la mano appoggiata sull'angolo dell'pparecchio, lei fece finta ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016

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