Un ragazzo calabrese

Capitolo: La mia Calabria.

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...cosa che feci ancora in mutande, affacciarmi alla finestra per controllare quelle maledette tapparelle.
Un miracolo! Erano tutte aperte, le finestre spalancate, riuscivo a guardare dentro l'appartamento ma non si intravedeva nessuno. Dovevo assolutamente andare in bagno, un mal di pancia atroce mi costringeva ad allontanarmi da quella visione miracolosa, non vedevo l'ora di finire e correre a guardare se riuscivo a vedere qualcuno.
Finalmente, riuscivo ad affacciarmi in santa pace e scrutare quelle finestre.
Il secondo miracolo! Vidi Ornella affacciata alla finestra, cercai di attirare la sua attenzione ma, lei non mi degnava, mi guardò di sfuggita senza interessarsi di me, come se non mi aveva mai visto. Mi accorsi che i suoi capelli a caschetto non erano più biondi ma castano scuro e gli occhi non più celesti ma, neri. Che strano, eppure è Lei spiccicata, stessa bocca stesso viso. L'avevo vista una sola volta però non potevo sbagliarmi, era bionda con gli occhi celesti e adesso, castana con gli occhi scuri e se ne stava li senza degnarmi di un solo sguardo e allora decisi di chiamarla:
- "! Ornella! Ornella" – Forse faceva finta di non sentire, forse mi voleva punire per quello che avevo combinato. Continuai ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016

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