Scritto da: Andrea Bidin

Il vento della memoria


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Questi nostri concittadini hanno combattuto per la libertà di tutti noi, hanno sacrificato la loro vita per un obbiettivo comune, una vita migliore, un mondo di pace. Questo monumento li vuole rappresentare, li vuole onorare, resisterà alle intemperie ed al tempo che scorrerà per ricordarli, renderli immortali nella nostra memoria, negli anni a venire.
Onore ai caduti

Alla base di questo monumento c'è ora un nome su un foglietto giallo.
"Questa persona si chiama Lorenzo, ha affrontato tante difficoltà e vissuto una vita difficile, non è riuscito a migliorarla come avrebbe desiderato.
Lui non vale nulla in confronto a voi, ma si è preso la libertà di mettersi ai vostri piedi, chiedendovi un poco di compassione e di stima.
Questa sera Lorenzo è caduto, ad affrontare il domani sarà una persona totalmente diversa, è il suo obbiettivo, il suo più grande desiderio.
Quest'uomo ha sacrificato se stesso per cercare una vita migliore, per se e per chi gli sarà affianco negli anni a venire. Non si paragonerà mai e poi mai a voi, ma anzi trarrà insegnamento dalle vostre vite e dalle vostre gesta.
Ed allora lasciatemelo dire: onore anche a Lorenzo. Onore ai caduti"

Spossato, mi sedetti sulla panchina che si trovava di fronte al monumento. Guardai il cielo ed un sorriso appena accennato illuminò il mio viso: la tempesta era passata, non pioveva più: si vedevano le stelle, ed una di esse rappresentava me, la mia scelta, la mia rinascita.

"Mi chiamo Lorenzo, e sono una persona nuova!" Urlai con le ultime energie che avevo in corpo. Dopodiché gli occhi si chiusero, e mi addormentai.
Composto martedì 24 novembre 2009

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