La poesia dei nomi


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...Ma il treno ferma o no a Lladd?
- Ora apri bene le orecchie: Shrewsbury Welshpool Newtown Pwydd Lladd Llandrin Dwypp Kilgarvan! In caroz-zzzaaa!
Sì, indubbiamente molto pratico, addio poesia però, perché quel nome chilometrico, che solleticava la vocazione allo scioglilingua del forbito atleta verbale, non era un banale dileggio linguale ideato in una notte di bagordi, era stato invece concepito con antica giustezza scandita in tempi così lontani che l'idea di cosa fossero proiezioni cilindriche isogone, triangolazioni e lossodromie, in parole povere: una carta geografica, e di cosa fosse la pochezza sublimata dall'utile, era di là da venire. Quel lunghissimo nome dal rapporto significante/significato piuttosto dispendioso conteneva l'efficace definizione di cos'era il paese, dove si trovava, l'atmosfera che si respirava laggiù e la sua stessa storia, ed era bellissimo.
Quando il giovane Jones, dei Jones di Lladd, si presentò al Reale Concorso di Poesia che si teneva annualmente nella piana di Shrewsbury, vinse il primo premio senza nemmeno fiatare, essendo stato sufficiente esibire le proprie credenziali allo stopposo scrivano preposto che insisteva nel puntualizzare, dato il numero incalcolabile di Jones che vivevano nell'occidente carbonifero, se questa Lladd facesse parte della contea di Llewellyn o di Llowyllyn, e poiché il funzionario capo ... [segue »]

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