I morti viventi: Rufus.
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...acuto, profondo, senza fine.
Poi il buio tenebroso a tratti colpito da fasci di fuoco come lanciati da un oscuro ed invisibile guerriero e quell'assordante rumore fatto di grida, invocazioni, pianti e crolli.
Era lì... fermo... impietrito mentre la terra oscillava e bagliori di fuoco illuminavano un cielo nero come la pece. Il caldo... quel caldo soffocante... insopportabile che aumentava sempre di più.
Non si alzò... non corse via... chiuse il volto fra le mani, mentre una lacrima si pietrificava con tutto il suo corpo.
L'avrebbe attesa ancora... si... per l'eternità.
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