Scritto da: Edmond Dantes

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...indurla a questo effetto. Rimase con lei fino a che non sopraggiunsero i suoi genitori ritornando il giorno dopo, non spostandosi dal suo capezzale per tutto il giorno. "Se non ti dispiace, vorrei ritornare anche domani." "Grazie." "E dopodomani." Rimase senza parole. "E l'altro ancora..." Riuscì a dire. "Sono in chemio..." "Non ti lascerò sola. Una come te ha la sacrosanta necessità di operare per questa società. In questa mia società." Le strinse la mano e un guizzo di sangue le colorò le guance. Fu puntuale come un orologio svizzero, ogni giorno la sua presenza fu costante, solidale, continua ed ebbra di soavità, anche quando la chemio le riduceva le forze fino ad essere un vegetale. Oltre a lui, erano tutti lì, i genitori, sorella e marito, quasi attendessero l'estremo saluto alla vita. Lui le teneva la mano, quando repentino la baciò. "Mi vuoi sposare?" Un guizzo di emozioni furono così violente da farla fremere. "Non sai quello che dici." La voce di lei era appena percettibile. "Lo so perfettamente, invece. Semplicemente essere un uomo felice con la donna che ama per festeggiare gli anniversari fino alle canizie. Sarà questa la più grande ... [segue »]
Composto martedì 27 marzo 2018

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    Scritto da: Edmond Dantes
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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