Scritto da: Gabriele Ceci

Coscienza (Quadri di parole)


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...le cose così come le genti, nel ghiaccio plumbeo che mi circondava in quell'inverno gelido che si ostinava a non passare.
Correvo senza metà da una porta rosso acceso ad una blu metallico, con i denti digrignati a mo di sorriso, vedevo nella carne cotta bene il succo della vita e mi nutrivo vorace ad ogni banchetto che mi si presentava, senza ringraziare continuavo a correre su quel cammino in cui tutto mi spettava in cui tutto era li per me.
E ormai senza Coscienza di ogni abuso facevo la mia forza, di ogni pretesa facevo un mio desiderio, che volente o nolente doveva finire con l'appagarmi anche solo per un istante.
Non c'erano più albe e tramonti ma solo vite, nascevo all'aprir d'occhi per morire al termine della notte colmo di ogni vizio, sazio dalla mia ingordigia, senza lasciarmi niente al domani, a quel domani che con odio evitavo sempre fino all'ultimo.
Alternavo le ore di luce a quelle di buio così come venivano, veloci e di corsa mi affrettavo a saziarmi di nuovo di tutto ciò che mi passava in mente, e digrignavo i denti sempre a mo di sorriso.
E correvo nella notte all'ombra delle insegne dei ... [segue »]
Composto venerdì 31 luglio 2015

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