Voglio dedicarti una mia vita. Io ci credo ai passaggi esistenziali che ci tirano verso l'alto, verso il basso, che ci fanno morire e rinascere per rivivere. Tu ci credi a quest'altra possibilità? Io si! Quando penso a questo, sto bene, penso subito alla parola "riscatto" e al sole, quello che sa sciogliere la neve, quando c'è quel silenzio secco ed attutito e la grondaia che torna a gocciolare dopo la gelata ed io che spalo ciò che mi ostruisce il cammino e creo un varco e poi ci gioco, un piede sul cumulo di neve ed uno a terra, lì dove ho ripulito. E poi penso alla nebbia bassa, quella di prima mattina che sembra mare tra l'insenatura delle colline, qui nelle mie zone di montagna c'è e si vede da casa mia e mi ferma il fiato per quant'è bella e scatto una foto per ricordarla ed averla sempre davanti agli occhi quando il suo ricordo diventa lontano e c'è la nebbia, quella vera, che non fa vedere nulla se non tutta l'umidità che ci ammuffisce dentro. Penso così alle occasioni mancate, quelle che ci hanno rubato, quelle che ci siamo lasciati rubare ed è lì che penso più forte alle tante vite di cui ti parlavo e che ti vorrei raccontare, recitandole come fossero versi di una poesia e tu lì ad ascoltarle e a rispondermi, raccontandomele a modo tuo.
Commenti