Scritto da: Nadia Consani

Un uomo d'altri tempi


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...inviato in Albania.
A casa c'era Ida che l'aspettava, che pregava per lui, che voleva a tutti i costi che tornasse a casa vivo, perché voleva sposarlo e non passava giorno che lei non entrasse nella chiesetta vicino casa per accendere una candela alla Madonna.
Ida si convinse che la Madonna l'aveva davvero ascoltata, quando un giorno sentì bussare alla porta e si trovò di fronte Guglielmo, stanco e dimagrito ma felice di essere ritornato da lei.

Da bambino, a Leonetto piaceva farsi raccontare da suo padre le avventure di quei giorni durante la guerra e mentre ascoltava, teneva tra le mani il suo cappello nero con il bel pennacchio lungo e lucido di penne di gallo cedrone e il fregio in metallo di colore oro.
Quando suo padre morì di setticemia, malattia allora poco conosciuta e difficilmente diagnosticabile, fece seppellire il cappello insieme a lui.

Dopo la quinta elementare, Leonetto era andato ad imparare il mestiere di meccanico presso un'officina che riparava motori agricoli, perché quella era la sua passione, voleva diventare un meccanico specializzato e magari poi sarebbe potuto andare a lavorare in una grande industria.
A casa si divertiva a smontare e rimontare qualche pezzo di motore ... [segue »]
Composto domenica 12 dicembre 2010

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    Scritto da: Nadia Consani
    Dedica:
    ... a mio padre!

    Commenti

    1
    postato da , il
    Credo di no, ma voglio sperare che ci sia ancora da qualche parte...
    Grazie Anna Rita. :-)

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