Scritto da: Nadia Consani

Un uomo d'altri tempi


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...mollette e tirata fino al chiodo ed era così pronta la munizione per colpire gli avversari; bastava soltanto premere sulle mollette, che gli elastici guizzavano via ad una velocità non pericolosa, fino a raggiungere il bersaglio.
All'epoca ci si accontentava di poco e i bambini passavano le ore a nascondersi e colpirsi simulando un combattimento, senza immaginare che un giorno sarebbero dovuti partire per combattere veramente.

Ricordando la sua infanzia, Leonetto aveva sorriso fra sé, lasciando da parte per un po' i brutti pensieri che gli passavano per la mente da quando era partito. Guardava il mare calmo increspato solo dalle scie lasciate dai piroscafi che avanzavano davanti e ogni tanto alzava lo sguardo sugli aerei militari che rombavano cupamente sopra le loro teste, coprendo quasi le voci dei suoi compagni che cantavano ancora.
Si cominciava già a vedere la costa, quando improvvisamente da un altoparlante, la voce austera del comandante diceva di prepararsi per lo sbarco e che tutti i soldati dovevano trovarsi sul ponte inferiore con i loro bagagli.
Quella voce era stata come una martellata sulla testa e Leonetto, con un crampo allo stomaco, cominciò a raccogliere la sua roba, lentamente, pronto per avviarsi verso un'avventura più ... [segue »]
Composto domenica 12 dicembre 2010

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    Scritto da: Nadia Consani
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    ... a mio padre!

    Commenti

    1
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    Credo di no, ma voglio sperare che ci sia ancora da qualche parte...
    Grazie Anna Rita. :-)

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