Scritto da: Cleonice Parisi

La Goccia e la Roccia – La favola del Circolo Eterno


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Grande Cielo prendimi con te.
Implorava la Goccia.
Goccia, Goccia mai la tua voce taccia.
Gridava dal basso una grossa Roccia.
E la Goccia dalla sua nuvola, guardò in basso per sapere chi facesse quel fracasso.
Roccia perché questo interessamento verso una Goccia?
Tu sei acqua che irrora, ed io terra divenuta roccia perché del cielo non scelse d'esserne Goccia.
La Goccia sorrise mestamente e riprese a pregar.
Grande Cielo prendimi con te.
E di nuovo la Roccia disse:
Perché cerchi il Cielo e non continui a cader in terra? Goccia se io sono Roccia è perché dal Cielo un dì non caddi come Goccia.
Cosa vuoi dirmi Roccia?
Ti racconterò la mia storia:
Nel tempo che conta il mondo, c'era una terra di luci e colori, e nel suo cuore dormivano mille semi di fiori, la terra conobbe le stagioni, venne la primavera con i suoi tenui colori, poi venne l'estate con i suoi tenaci bollori, e venne l'autunno e suoi severi colori, e quando giunse l'inverno ella conobbe l'inferno.
Fu allora che si rivoltò contro l'Eterno dicendo:
Questo inverno è un inferno ti odio Eterno.
E fu allora che l'Eterno disse:
Il fuoco che ti brucia dentro è figlio dell'incomprensione, abbandona la ragione che ... [segue »]

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    Info

    Scritto da: Cleonice Parisi
    Riferimento:
    L'inferno è nel cuore di chi ignora il Circolo Eterno: Solo quando la Goccia avrà bagnato la Roccia mutandola in fertile e fiorita terra, in essa troverà finalmente serra.

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