Scritto da: minnie

Sfoglia di cipolla


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Era ricca, vergognosamente ricca, la signora della collina. Così la chiamavano tutti, ed era insieme una forma di rispetto e una formula di avversione profonda. Viveva nell'unica villa del paese che sorgeva appunto sulla collina, sovrastando tutto e tutti, circondata da un parco che un tempo doveva essere stato splendido, ma che ora somigliava né più né meno a una boscaglia incolta, dove anche le piante si odiavano tra loro cercando di sopraffarsi a vicenda in un intrico senza inizio né fine. Solo il viale d'ingresso era tenuto libero dalla furia vegetale per consentire il passo alla signora negli unici due giorni al mese in cui offriva ai paesani lo spettacolo della sua faccia aguzza e scarna, dagli occhi di vipera e il naso adunco, quando si recava a controllare di persona i suoi affari.
Ci pensava mastro Giorgio il giardiniere a sgombrare il viale dagli sterpi e dalle ghiande, ma ormai ci andava sempre più di rado da quella megera, che erano due mesi che non lo pagava. L'ultima volta gli aveva dato una cassetta di frutta tanto matura che neanche il tempo di portarla a casa, era tutta marcita e puzzolente.
Usciva solo due volte al mese, un ... [segue »]
Composto venerdì 20 luglio 2012

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