Scritto da: Simona

Una melodia per Kay


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...labbra intorpidite.
Questo lo faceva sentire meno solo.
Dalla strada, il suono del suo strumento, si espandeva come un canto di disperazione, come quei gospel in cui il testo recita parole di solitudine e rassegnazione. Fosse stato per lui sarebbe rimasto lì per sempre.

Parte seconda
Erano trascorsi otto anni. Jacob si era rifiutato varie volte di uscire dal suo nido sicuro, fino a quel giorno, quando dovette per forza cedere al volere dei genitori.
Malcom e Gloria Martin, consigliati dal vecchio dottore di Jacob, avevano cercato una guida psicologica per il figlio, qualcuno che lo potesse aiutare a ricongiungersi con il mondo esterno.
Kaytleen Gardner si presentò a casa Martin alle 15.30 di un pomeriggio di ottobre, fu Gloria ad aprirle.
Kay era una ragazza di circa 25 anni, studentessa in psicologia, molto vicina alla laurea. Quando Gloria la vide rimase stupita, Kay era completamente cieca, proprio come Jacob e, ciò che era più curioso, lo era diventata proprio nello stesso modo di suo figlio, ovvero a causa di una retinite.
"Salve, signori Martin, io sono Kaytleen, ma potete chiamarmi Kay, forse non vi aspettavate la mia condizione, ma ho preferito non rivelarlo al telefono, temevo vi sareste fatti ... [segue »]

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    Scritto da: Simona
    Riferimento:
    Questo è un racconto che ho scritto fra ieri e oggi, nato da un'ispirazione "volante" nel senso che mi è arrivata così, al volo mentre parlavo di musica con una persona.

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