Scritto da: Edoardo Roccabianca

Normalmente morte


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...e questa tremenda confusione lo bloccava.
Senza sapere cosa fare decise di andare a letto per tentare di sopravvivere alla situazione.
L'indomani si alzò.
Si sentiva strano, senza il suo pensiero e la sua malinconia non sapeva come muoversi. Ora non poteva più pensare alla morte, anche quella non aveva più nessun risvolto migliore della vita. Disastrosa situazione.
Andò a lavorare ma per tutta la giornata si sentì molto strano... Totalmente vuoto.
Tornò a casa perso in nessun pensiero, sguardo vacuo, e mentre era fermo ad un semaforo osservando i passanti, così tanto bravi a fingersi felici e nascosti dietro una maschera di buoncostume, prese una decisione.
Arrivò velocemente a casa, attraversò presto l'uscio, salì al secondo piano, aprì la finestra e si butto giù, di testa, per non avere alcuna possibilità di sopravvivere in seguito all'impatto.
Non poteva aspettare così tanti anni senza la morte. E poi tutte quelle stronzate sui sentimenti da vivere e sulla felicità non facevano proprio per lui. Tra l'altro lei gli aveva pronosticato una fine diversa, magari quella scelta avrebbe portato delle novità interessanti.
Decise di morire, andare incontro alla morte per tornare a vivere.
In un attimo fu schianto e da li in poi, beh, chissà.

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