Voscienza benedica!


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...senza metà, ci venne incontro a cavallo di una giumenta bianca Don Pitrinu, lu dutturi veterinariu, che ascoltati i nostri bisogni e le nostre disavventure, mi chiese di far saltare in groppa alla giumenta mio figlio e di raggiungere assieme a lui la sua casa di campagna, dove lui stesso stava andando, offrendomi una casa e un lavoro nello stesso tempo. Da allora io e mio figlio con tanta gioia e tanta serenità, lavorando i terreni di Don Pitrinu, viviamo qui.
Lu Signiruzzu nun abbannuna mai. Come vede, Voscienza, anche Vossìa nel bisogno ha trovato il suo conforto nella nostra umile casa. Vossìa havi a sapiri ca stanotti Nunziuzzu e li so figghi hannu durmutu fora pirchì ca ci sta sulu lu lettu miu e chiddu di me figghiu".
Don Binidittu ascoltò il racconto di massaru Liboriu, che nella sua descrizione mostrava con i
gesti delle mani e con l'espressione del viso un dolore pacato, senza ribellione. Anche la sua voce era serena, solo un po' stanca: era la voce di un uomo, che conosceva troppo la sofferenza e che da tempo, dolorosamente rassegnato, aveva accettato le proprie sciagure come parte integrante della sua vita e quindi con le stesse conviveva.... [segue »]

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