Poesie inserite da milanoteca

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Scritta da: milanoteca
Ti amo immaturità
perché più cosciente e onesta
di evidente imbarazzo mi vesti
e io imparo a suon di sberle.
Ti adoro davvero
perché disintegri il mio orgoglio
col rumore sgraziato dei miei tonfi
e se tento di reagire tu mi schiacci
costringendomi allo specchio
per insegnarmi
soprattutto adesso
di quanto sia più luminosa e dritta
la strada che mi mostri
dopo la sconfitta.
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    Scritta da: milanoteca

    La parolaccia

    Lo sfogo di una sana parolaccia
    non sporca né la fede né la faccia
    perché tra i più volgari e i più signori
    noi siamo tutti santi e peccatori.
    Se gli ultimi volgari sono detti
    i primi qui rimangono interdetti
    nel senso che sentendosi nel giusto
    offendono il rispetto ed il buon gusto.
    La parolaccia in vero scandalizza
    colui che nel suo cuor la somatizza
    e chi scandalizzato te l'addìta
    è quasi sempre più volgare nella vita.
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      Scritta da: milanoteca

      A una lei

      Se la guardi non ha spine
      ma sa pungerti abilmente
      l'umorismo sgorga fine
      sulla lingua da fendente

      il cinismo è sua difesa
      tutto quello che le resta
      dopo i muri che ha incontrato
      fracassandosi la testa

      è la giusta sua reazione
      tu se puoi non giudicarla
      solo armarti di pazienza
      e teneramente amarla...
      Composta sabato 29 gennaio 2011
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        Scritta da: milanoteca

        Quasi sempre

        Ci cuciamo spesso ruoli
        che si addicono agli scaltri
        per non farsi giudicare
        o per far piacere agli altri...

        ed è triste la finzione
        quando dentro lo sai bene
        che volendo esser sé stessi
        quasi sempre non conviene

        ... ma si torna a recitare
        evitando di scottarsi
        per paura di scoprirsi
        e in silenzio...
        abituarsi...
        Composta martedì 9 novembre 2010
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          Scritta da: milanoteca

          L'errore

          Sono bastate le donne sbagliate
          a rovinarmi il sogno
          a violentarmi il cuore
          che loro stesse avevano sciupato
          nei sogni violentati
          da uomini sbagliati...
           
          Quanti nuovi tentativi
          di investire un sentimento
          troppo fragile e sciupato
          e per questo più impaurito...
           
          ... e non basta la ragione
          per dimenticare tutto
          quando fu una delusione
          a portare il cuore in lutto...
           
          aggrapparsi ai fuochi finti
          degli inizi innamorati
          e ogni volta poi scoprire
          che ci siamo già sbagliati...
           
          ... coccolare la pazienza
          mentre il cuore sembra dire:
          no, ti prego, lascia stare...
          sono stanco di soffrire...
           
          io lo sento che ha ragione
          che vorrebbe ancora tempo
          ma nessuno lo concede...
          senza mai lasciargli scampo...
           
          ... e non c'è che la ferita
          di un amore ancora puro...
          certo, mai rimarginata
          e timorosa del futuro...
           
          non è amore ciò che vede
          ciò che sente e che vorrebbe
          e sa bene che il presente
          è soltanto un "sembrerebbe"...
           
          zitto e stanco si rannicchia
          come un bimbo tra le braccia
          e sa leggere ogni cosa
          che mi vede scritta in faccia...
           
          Non temere-sembra dirmi-
          non rincorrere l'amore...
          io sarò con te quel giorno...
          a correggere l'errore...
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            Scritta da: milanoteca

            Un cuore in tasca

            Tutti giriamo con un cuore in tasca
            con la speranza di poterlo dare
            a qualcuno che ci assomigli
            anche se solo per un istante
            a volte fantastichiamo
            nel credere che un volto sia quello giusto,
            il solo volto che cercavamo
            e siamo lì, pronti ad estrarre il cuore dalla tasca
            per mostrarlo finalmente nudo e crudo
            a un viso sorridente fatto per noi, così almeno crediamo....
            ... e dopo un raggio di sole torna l'autunno,
            con i suoi colori tenui
            che danno al mio cuore un'allegra tristezza...
            perché lui sa che l'inverno è la sua casa,
            il suo rifugio protetto
            ... dove si sarà scordato di un viso,
            di un sorriso mancato, di una parola fuori posto,
            della volgarità di uno sguardo...
            e starà lì, ancora nascosto con la stessa speranza,
            cercando un nuovo volto
            ... che lo saprà aspettare...
            che non potrà distruggerlo
            ... se ci sarà l'autunno
            ... e l'inverno....
            e il calore della mia mano...
            a coccolarlo in tasca.
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