Le migliori poesie inserite da ametista

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Scritta da: ametista

L'uomo dei sogni

Nei miei sogni di bambina, era azzurro il suo mantello,
e la piuma sul cappello, lo rendeva ancor più bello,
con lo sguardo suo straniero, a caval del suo destriero,
sussurrava emozionato, che si era innamorato,
di me sola chiaramente, me era un sogno... ovviamente.
Poi da grande ho constatato, che sol storie hanno inventato,
la realtà mi hanno distorto, nessun principe ho mai scorto,
ma quel che, crea più sconforto, è che il mezzo di trasporto,
quel destriero da riporto... anche lui è ormai già morto.
Così donna più assennata, che la favola ha scordata,
la ricerca mai lasciata, continuato ho desolata,
ma sconfitta e rassegnata, poi la spugna ho infin gettata,
perché gli uomini incontrati, eran già tutti ammogliati,
o legati od impegnati, o da altre... rovinati.
Ma c'è sempre soluzione, a qualunque sai questione!
Quando allor l'età avanza, quando perso hai ogni speranza,
e ogni dì sei una lagnanza, e il tuo mezzo è l'ambulanza...
scorda il principe tuo errante, oramai già pensionante,
tutto quanto scricchiolante, e assai poco affascinante,
non sarà così allettante, se al tuo fianco avrai un prestante,
il destrier non è importante... muscoloso e bel badante.
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    Scritta da: ametista

    Il mio amore più grande

    Oggi voglio scrivere a te,
    a te che sei,
    il mio rimpianto più grande,
    il mio fallimento più grande,
    il mio dolore più grande.
    A te,
    che per anni ho cercato,
    per anni ho desiderato,
    per anni avrei voluto.
    A te,
    di cui ancora cerco,
    gli occhi,
    la voce,
    le mani,
    le braccia,
    quel tutto,
    quell'infinito,
    che mi dicono che ci sei,
    che esisti davvero,
    che non sei,
    il sogno di bambina,
    mai cresciuta,
    o di donna già invecchiata,
    che piange su un amore,
    in cui ha creduto,
    ma che non ha vissuto.
    A te,
    che saresti stato quello,
    che mi avrebbe completata,
    che mi avrebbe reso unica,
    che mi avrebbe fatto vivere,
    una vita diversa.
    Forse più difficile,
    forse più complicata,
    forse anche amara,
    forse anche deludente.
    Ma non lo posso sapere.
    Io... non ti ho avuto.
    A te,
    che forse saresti stato,
    la mia gioia infinita,
    il mio sogno realizzato,
    il mio amore che potevo,
    finalmente esprimere,
    e toccare con mano,
    vivo e reale,
    unico e speciale.
    Ma non lo posso sapere.
    Io... non ti ho avuto.
    A te,
    che tanto ho desiderato,
    a te,
    che non sei stato mio,
    ma sempre di altre,
    che ti hanno mostrato,
    a volte come un trofeo,
    che ti hanno spesso,
    fatto del male,
    senza motivo,
    che non ti hanno amato,
    per quello che eri,
    perché volevano altro,
    che ti hanno come me cercato,
    ma una volta avuto,
    ti hanno anche abbandonato.
    Non hanno compreso,
    di esser state così fortunate,
    ad aver vissuto con te,
    anche solo,
    un battito delle tue ciglia,
    un tuo sorriso,
    un attimo della tua vita,
    che per me,
    ho ormai capito,
    è negato per sempre.
    A te,
    a cui mai potrò dire,
    queste parole,
    che da infinito tempo,
    attendono,
    e che mute,
    resteranno nella mia vita...
    ti voglio bene... figlio mio.
    Oggi voglio scrivere a te,
    a te,
    che saresti stato,
    il mio amore più grande.
    Composta lunedì 5 aprile 2010
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      Scritta da: ametista

      Per amare ci vuole coraggio

      Per amare ci vuole coraggio,
      il coraggio di dire,
      quello che sei,
      quello che mai sarai.
      Il coraggio di fare,
      quello che sai,
      quello che mai saprai.
      Il coraggio di mostrare,
      la tua parte più vera,
      la tua parte più sincera.
      Il coraggio di aspettare,
      che tutto passi,
      che il tempo passi.
      Il coraggio di vedere,
      solo con i tuoi occhi,
      mai con quelli altrui.
      Il coraggio di voler amare,
      nonostante tutto,
      nonostante tutti.
      Per amare ci vuole coraggio.
      Ed io soldato senza armatura,
      combatto, mi ferisco e muoio,
      contro di te mio amore,
      che ora sei il più forte,
      perché puoi decidere,
      perché puoi dire,
      ma anche non dirmi mai,
      perché puoi farmi aspettare,
      perché puoi far finta di niente,
      anche se tutto sai...
      Ma domani non sarà così,
      quando non mi vedrai più
      non ti cercherò più,
      non mi sentirai più,
      perché solo i coraggiosi,
      riescono ad amare,
      ed anche se perdono,
      non perdono mai.
      Mentre tutti gli altri,
      passano la vita a,
      trovare il coraggio,
      per non innamorarsi,
      credendo di vincere,
      ma in realtà...
      non vincono mai.
      Composta mercoledì 24 marzo 2010
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        Scritta da: ametista

        Non scriverò più poesie d'amore

        Non scriverò più poesie d'amore,
        perché questa mano è stanca,
        e l'inchiostro ormai sbiadito,
        non lascia più traccia,
        su questa pagina bianca.
        Non scriverò più poesie d'amore,
        perché quest'anima è stanca,
        e non sa più che dire,
        a chi non la può ascoltare.
        Non scriverò più poesie d'amore,
        perche il mio tempo è finito,
        come sabbia in una clessidra,
        è passato, è svanito.
        Non scriverò più poesie d'amore,
        a chi con un sorriso,
        mi ha fatto vedere un giorno,
        come poteva essere,
        il paradiso,
        a chi con uno sguardo,
        mi ha dato poco,
        con dentro il tanto...
        una dolce mia illusione,
        in un amara delusione,
        un bacio accennato,
        in un bacio mai dato,
        un ora d'allegria,
        in un giorno di pianto,
        un sogno inconfessato,
        in un segreto rivelato,
        un incontro insperato,
        in un attesa inutile,
        una vicina presenza,
        in una lunga assenza,
        un mare di parole,
        in un deserto silenzioso,
        i miei sogni che ho svelato,
        e quelli che non ti ho raccontato,
        scrivendo di dolore e d'amore
        mentre mi perdevo piano,
        in un labirinto oscuro,
        di rimpianti e pentimenti,
        domandomi... perché?
        Non scriverò più poesie d'amore,
        non scriverò più di questo mio amore,
        non scriverò più per te, d'amore,
        ma scriverò solo di quello,
        che per me è... l'amore.
        Composta venerdì 7 maggio 2010
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          Scritta da: ametista

          Se

          Se il tempo riuscisse,
          a far sì che io ti dimentichi,
          tu non dimenticarmi.
          Se la mano, che ora ti accarezza,
          un giorno non volesse più farlo,
          tu non odiarla.
          Se la bocca, che vorrebbe sempre i tuoi baci,
          decidesse che non ne vuole più,
          tu non offenderti.
          Se il mio cuore, che adesso è ferito,
          all'improvviso guarisse,
          tu non pensare che non era amore vero.
          Se un giorno guardandoti,
          ti vedessi esattamente uguale agli altri,
          tu non crederci.
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            Scritta da: ametista

            Pazzia

            Un corridoio lungo si apre,
            piastrelle nate bianche,
            ora sporche e scheggiate,
            accompagnano il cammino
            verso stanze strette e buie.
            Stanche finestre si aprono,
            su giardini spogli,
            su panchine arrugginite,
            da frasi sconnesse,
            da urla soffocate,
            da lacrime non asciugate,
            da risate disperate.
            Anime perse,
            rincorrono farfalle,
            che non esistono,
            parlano con amici,
            che non vedono,
            ascoltano musica,
            che non sentono,
            toccano oggetti,
            inesistenti,
            parlano di storie,
            impossibili,
            ridono per tutto,
            piangono per un niente,
            urlano senza motivo,
            sognano all'infinito.
            Ma è solo pazzia.
            Perché per i sani,
            non può essere vero,
            il mondo dei pazzi.
            Anime salve,
            vivono e sopravvivono,
            in quello e in tutto quello,
            che credono,
            normale, regolare,
            usuale, convenzionale,
            educato, corretto,
            consono, morale,
            giusto, logico,
            naturale, lecito,
            civile, consueto,
            rispettoso, etico,
            per bene, a posto.
            Ma è solo pazzia.
            Per questo un giorno,
            un corridoio lungo si aprirà,
            piastrelle nate bianche,
            divenute sporche e scheggiate,
            accompagneranno il mio cammino
            verso stanze strette e buie,
            dove rincorrerò farfalle,
            che non esistono,
            parlerò con amici,
            che non ci sono,
            toccherò quello che non c'è,
            ascolterò musica che non c'è,
            inventerò storie impossibili,
            e ridendo e piangendo,
            crederò in un mondo,
            che sognerò all'infinito,
            io insieme ad altre anime perse.
            Perché per noi pazzi,
            non può essere vero,
            il mondo dei sani.
            Composta domenica 11 aprile 2010
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              Scritta da: ametista

              Vorrei fra queste mani

              Vorrei fra queste mani,
              avere le tue mani,
              toccare le tue dita,
              sfiorare i tuoi palmi,
              leggere fra le sue pieghe,
              il futuro sconosciuto,
              il passato che hai taciuto.
              Vorrei fra queste mani,
              avere il tuo viso,
              sfiorare il tuo sorriso,
              toccare le tue guance,
              accarezzare come piuma,
              le tue palpebre stanche.
              Vorrei fra queste mani,
              avere questo tempo,
              che lento e poi veloce,
              ti allontana e ti avvicina,
              lasciandomi confusa,
              su me, su te, su ogni cosa.
              Vorrei fra queste mani,
              avere la certezza,
              di un'altra occasione,
              di un altro momento,
              di un altra realtà,
              dove non saprai chi sono,
              non mi riconoscerai,
              e così potresti amare,
              chi già sogna fin da adesso,
              in un altra ed altra vita,
              di poterti rincontrare.
              Composta domenica 24 gennaio 2010
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                Scritta da: ametista

                Dedicato

                A chi vive ogni momento,
                a chi si perde in un lamento,
                a chi crede veramente,
                a chi ormai non crede in niente,
                a chi ha fede nella giustizia,
                a chi vive nell'ingiustizia,
                a chi ha sempre avuto tutto,
                a chi vive sempre un lutto,
                a chi sogna solamente,
                a chi i sogni è indifferente,
                a chi ama per la vita,
                a chi odia senza uscita,
                a chi sà qualsiasi cosa,
                a chi ignora e si riposa,
                a chi ha una coscienza,
                a chi vive anche senza,
                a chi ogni giorno arranca,
                a chi invece non si stanca,
                a chi sempre ti sorride,
                a chi con un ghigno uccide,
                a chi sempre si lamenta,
                a chi invece si accontenta,
                a chi cerca sol la pace,
                a chi l'ha e non si da pace,
                a chi si fa sol domande,
                a chi risposte ne ha gia tante,
                a chi ogni giorno lotta,
                a chi si arrende alla prima botta,
                a chi crede nei valori,
                a chi crede solo agli errori,
                a chi vive ogni avventura,
                a chi ha sempre un po paura,
                a chi sempre ha domandato,
                a chi risposte non ha mai dato,
                a chi ogni giorno spera,
                a chi invece sol si dispera,
                a chi vuol solo perire,
                a chi dalla vita non vuol uscire,
                a chi vuol solo volare,
                a chi a terra vuol restare,
                a chi è sano e vuol morire,
                a chi è malato e vuol guarire,
                a chi trova un ver tesoro,
                a chi scambia otton per oro,
                a chi a niente mai si arrende,
                a chi si perde in un niente,
                a chi vuole sempre bene,
                a chi a nessuno in realtà tiene,
                a chi ormai ci ha già lasciato,
                a chi vorremmo... ma non se ne è andato,
                a chi legge e non capisce,
                a chi invece si stupisce,
                che poi tutto ciò elencato,
                ognun di noi l'ha infin provato,
                ed allor è comprovato
                che un po a tutti,
                ... è dedicato...
                Composta mercoledì 14 aprile 2010
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                  Scritta da: ametista

                  Dichiarazione d'amore

                  Al mattino sei la prima immagine,
                  che io voglio vedere,
                  tu che mi accogli,
                  ed io che mi lascio andare.
                  Durante il giorno,
                  la mia voglia di te,
                  ogni tanto mi assale,
                  e non posso farci niente...
                  devo venirti a cercare.
                  Quanto ti odio,
                  quando arrivo.
                  E ti trovo
                  occupato con altre,
                  e mi lasci ad aspettare,
                  perché lo sai,
                  che non potrei andarmene...
                  senza averti visto.
                  Quanto invece ti amo,
                  quando sei libero,
                  tutto per me,
                  mi sembra di vedere il tuo sorriso...
                  ma forse è solo il mio,
                  che si riflette su dite.
                  Come sono felice,
                  quando chiusa la porta,
                  siamo finalmente soli...
                  io e te.
                  Solo con te posso essere,
                  finalmente me stessa.
                  Solo con te non provo,
                  imbarazzi o vergogne.
                  Solo con te riesco a dire,
                  le mie cose più profonde,
                  che scaturiscono dal mio essere,
                  che fuoriescono dalle mie viscere,
                  che sono quella cosa,
                  che tutti e tutte,
                  e il mondo intero,
                  sà che c'è...
                  ma non se ne parla,
                  perché non si può,
                  non è elegante,
                  non è fine,
                  non è roba che puoi mettere,
                  in piazza...
                  ma tu non sei così,
                  ascolti e accetti tutto di me,
                  anche quello che io rifiuto,
                  e che a volte,
                  non voglio neanche vedere.
                  Tu lo sai,
                  e lo allontani da me,
                  ed io non capisco perché...
                  tu così fedele,
                  tu così amico,
                  tu così vicino,
                  così intimo e comprensivo,
                  così presente in ogni vita,
                  vieni chiamato...
                  cesso.
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                    Scritta da: ametista

                    Icaro

                    Sono come il cieco,
                    che sogna di veder sorgere il sole,
                    ma è costretto ad accontentarsi,
                    di sentire solo il suo calore.
                    Sono come il sordo,
                    che sogna di ascoltare un concerto,
                    ma è costretto ad accontentarsi,
                    di vedere i musicisti suonare.
                    Sono come il muto,
                    che sogna di parlare d'amore,
                    ma è costretto ad accontentarsi,
                    di sentirlo fare da altri.
                    Sono come un prigioniero,
                    a cui sono state legate le mani,
                    che sogna di poterti toccare,
                    ma è costretto ad accontentarsi,
                    e ti può solo sognare.
                    Sono come Icaro,
                    come lui vorrei volare lontano,
                    ma le mie deboli ali di cera,
                    questo amore mi ha bruciato,
                    e qui sono costretto a restare,
                    cieco, sordo, muto e prigioniero,
                    di questo mio amore.
                    Composta sabato 6 febbraio 2010
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