Poesie preferite da SweetNovember

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Scritta da: Carlo Peparello

Per Te

È per te che non morirò mai
è grazie a te se non sono più stanco
Ti sarò accanto ovunque andrai
e l'avvenire non conoscerà pianto
Ciò che è stato è disperso come cenere
Parentesi buie senza valore
è la tua voce che ascolto splendida Venere
Tu che hai ridato ardore al mio cuore
Come la rete del pescatore trattengo ciò che serve
di esperienze bianche e nere buone e avverse
Grazie di esserti strappata al passato
per riempire il mio presente
Grazie di avermi donato il cuore e la mente
Ti amerò per quello che sei...
... la protagonista dei sogni miei.
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    Scritta da: goccia di miele

    Ritratto di donna

    Deve essere a scelta.
    Cambiare, purché niente cambi.
    È facile, impossibile, difficile, ne vale la pena.
    Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi,
    neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime.
    Dorme con lui come la prima venuta, l'unica al mondo.

    Gli darà quattro figli, nessuno, uno.
    Ingenua, ma ottima consigliera.
    Debole, ma sosterrà.
    Non ha la testa sulle spalle, però l'avrà.
    Legge Jaspers e le riviste femminili.
    Non sa a che serva questa vite, e costruirà un ponte.
    Giovane, come al solito giovane, sempre ancora giovane.

    Tiene nelle mani un passero con l'ala spezzata,
    soldi suoi per un viaggio lungo e lontano,
    una mezzaluna, un impacco e un bicchierino di vodka.

    Dove è che corre, non sarà stanca?
    Ma no, solo un poco, molto, non importa.
    O lo ama o si è intestardita.
    Nel bene, nel male, e per l'amor del cielo!
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      Scritta da: sagea

      E così vorresti fare lo scrittore?

      E così vorresti fare lo scrittore?
      Se non ti esplode dentro
      a dispetto di tutto,
      non farlo
      a meno che non ti venga dritto
      dal cuore e dalla mente e dalla bocca
      e dalle viscere,
      non farlo.
      E così vorresti fare lo scrittore?
      Se non ti esplode dentro
      a dispetto di tutto,
      non farlo
      a meno che non ti venga dritto
      dal cuore e dalla mente e dalla bocca
      e dalle viscere,
      non farlo.

      Se devi startene seduto per ore
      a fissare lo schermo del computer
      o curvo sulla macchina da scrivere
      alla ricerca delle parole,
      non farlo.

      Se lo fai solo per soldi o per fama,
      non farlo
      se lo fai perché vuoi
      delle donne nel letto,
      non farlo.

      Se devi startene lì a
      scrivere e riscrivere,
      non farlo.
      Se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
      non farlo.
      Se stai cercando di scrivere come qualcun altro,
      lascia perdere.

      Se devi aspettare che ti esca come un ruggito,
      allora aspetta pazientemente.
      Se non ti esce mai come un ruggito,
      fai qualcos'altro.
      Se prima devi leggerlo a tua moglie
      o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
      o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
      non sei pronto.

      Non essere come tanti scrittori,
      non essere come tutte quelle migliaia di
      persone che si definiscono scrittori,
      non essere monotono o noioso e
      pretenzioso, non farti consumare dall'autocompiacimento

      le biblioteche del mondo
      hanno sbadigliato
      fino ad addormentarsi per tipi come te
      non aggiungerti a loro
      non farlo
      a meno che non ti esca
      dall'anima come un razzo,
      a meno che lo star fermo
      non ti porti alla follia o
      al suicidio o all'omicidio,
      non farlo
      a meno che il sole dentro di te stia
      bruciandoti le viscere,
      non farlo.
      quando sarà veramente il momento,
      e se sei predestinato,
      si farà da sé e continuerà finché tu morirai o morirà in te.

      Non c'è altro modo
      e non c'è mai stato.
      Composta mercoledì 25 settembre 2013
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        Scritta da: Anna De Santis

        Una donna

        Donna...

        Cosa raccontarti di una donna
        e dei misteri che si porta dietro
        piccole cose e tutte da scoprire
        grandi segreti che dovrai carpire
        basta un sorriso, una carezza e la farai morire
        forse un po' ti farà soffrire e basterà un fiore
        ma senza quel suo bacio, penso che sarà impazzire
        se avrai pazienza di ascoltare
        imparerai a capire che non si vede dalla voce quello che vuole dire
        sarà anche falso tutto e dirà bugie
        ma dai suoi occhi non potrai sfuggire
        e senza aprir bocca imparerai a sentire
        la donna è un fiume e non potrai fermare l'acqua e quando è in piena
        non potrai arginare
        tanta è la forza che mette nell'agire
        e la rabbia così come la passione non potrai arginare
        contenere.... lasciala sfogare
        non costringerla mai in una prigione
        imparerai che amare è liberare il cuore
        e farlo volare
        sarà lui a scegliere dove posare.
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          Scritta da: Antonella

          Ho imparato

          Ho imparato che con un sorriso si può alleviare il dolore
          di un uomo che sta combattendo la sua battaglia per la vita.

          Ho imparato a sorridere anche quando mi sento la morte nel cuore,
          perché con un mio sorriso un altro viso sorriderà.

          Ho imparato che donare me stessa
          è assai più che ricevere in dono il bene di un altro.

          Ho imparato che voler bene
          è anche saper dimenticare me stessa.

          Ho imparato che amare
          significa anche saper rinunciare.

          Ho imparato che nella sofferenza si può solo crescere
          ed io credo di non aver sofferto abbastanza.

          Ho imparato che il dono più grande
          è quello di un Amore che non chiede.
          Composta mercoledì 22 gennaio 2003
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            Scritta da: Barbara Brussa

            A Mario

            Se ti dicessi che ti amo
            direi una infame bestemmia
            perché i fratelli non si amano mai
            eppure è vero; nel fuoco dell'arte
            abbiamo un amore in comune,
            questo non posso dimenticarlo
            e dirti ti amo per un poeta
            assume un significato diverso
            dal volgere umano delle cose.
            Amo i tuoi orizzonti impossibili
            la tua coscienza perfetta
            il tuo volgere ad ogni stagione,
            la tua pennellata distratta
            la tua fiducia in te,
            che è in fondo l'umiltà di Cristo
            che pure era figlio del Padre.
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