Scritta da: G. Denaro

Avrò pazienza

Anche se calpesterò
le foglie morte,
marcite dai primi temporali d'autunno
avrò pazienza ed aspetterò
che le nostre ombre
si confondano in una sola
avvicinandosi
nel calore dell'abbraccio
e di vedere
gli arcobaleni nel cielo
che mi rifletteranno
il viso dei loro colori
sciogliendo il buio
che ignora il tocco delle cose
ma tiene rannicchiati
nel sottoscala della vita.

Saranno gli aquiloni
che allieteranno la mia anima
rendendola libera e leggera
come luce a primavera,
svincolata dal grigio
che m'inficia il normale respiro
e dalle croste di sale
che hanno oscurato i miei occhi
che vegliano e non vedono
il bello che mi circonda.
Composta lunedì 30 novembre 2015
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    Scritta da: G. Denaro

    In aspettativa di te

    Fluisce il tempo
    in scampoli scomposti di pensieri
    che giungono dal mio cuore
    arido e assente.

    Non ho ricordi belli a cui appigliarmi...
    l'alba è disfatta e soffoca nel sole.

    Osservo il mare con richieste mute
    mentre onde gentili bagnano i miei piedi.

    Miro l'orizzonte ed un'ansia m'assale:
    lì oltre bianche isole di falsi paradisi
    ci perdemmo di vista lasciandoci la mano
    ognuno di noi s'allontanò piano piano.

    Questo mare che tanto amo
    t'allontanò da me
    senza porgerti l'eco
    del mio accorato richiamo.

    Tutto lasciasti alle spalle
    senza remora né rimorso
    ma sappi che ancora tutto giace
    in aspettativa di te.
    Composta domenica 30 novembre 2014
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      Scritta da: G. Denaro

      Dimmi

      Dimmi
      ricordi il tempo
      delle nostre fioriture?

      Giardini olezzanti
      erano le nostre ore
      fluttuanti nel sogno
      e nell'immaginazione
      da vivere in scale danzate
      ergentesi
      alla luce del cielo
      a rinverdire sempre
      il nostro magico incanto.

      Capelli al vento,
      fusioni di respiri,
      sussulti a scatenare
      tempeste d'emozioni
      avvinte al cuore.

      Speranze nel nostro domani
      di vita fulgida e perfetta
      nella beatitudine e nell'amore
      con mani che camminassero unite
      in una simbiotico connubio d'amore.
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        Scritta da: G. Denaro

        Cammino inverso

        Cammino inverso
        dentro l'anima
        che rilucente del niente
        a volte ha dei bagliori
        che evocano i tuoi occhi le tue risa.

        Ma nebbie e nuvole
        coprono come involucro
        te che ti allontani
        alla volta di nuove strade.

        Scruto il tuo allontanarti con leggiadria
        come volassi tra terra e cielo
        in un'argentea nuvola
        abbandonando promesse di vita.
        Composta sabato 30 novembre 1901
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          Scritta da: G. Denaro

          Cessa il vento

          Cessa il vento,
          si disvelano atmosfere
          colme di luce
          in visioni armoniche.

          Anche l'inchiostro
          diviene materia azzurra
          d'incredibile bellezza
          atta ad innalzare ostelli
          di pace, serenità ed amore
          rischiarati da dorati soli
          e da aulici fregi.

          Ed io, coesa
          nel loro sfolgorante chiarore
          con il cuore colmo
          d'emozione e di gioia
          m'affido
          a questo splendido ordito.
          Composta giovedì 31 gennaio 1901
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            Scritta da: G. Denaro

            Denudami l'anima

            Spoglia dei miei orpelli l'anima
            denuda il mio io
            scandaglialo con delicatezza
            come foglia danzante
            e leggera all'alito di vento
            Io sarò radice
            e assorbirò il tuo canto
            Sentirai la mia anima abbracciarti
            trasmettendoti il mio puro sentimento.

            Sentirai il rosso fuoco
            che in essa arde
            come tramonto in un cielo d'estate.

            Ti parlerò dei miei sogni d'amore
            che come ciliege rosse
            invadono la mia mente
            ed il mio cuore.
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              Scritta da: G. Denaro

              Al timone dell'universo

              Non senti l'odore dei gelsi
              e lo stormire delle fronde
              carezzate dal vento caldo
              della nuova stagione?

              È un gioire di bambini
              ch'elevano al cielo il loro tripudio
              colmo di grida e di risate
              in una festa che battezza
              l'inizio dell'estate.

              L'aria adorna di profumi e voli
              induce all'ardore
              accendendo la tavola del mondo
              apparecchiata ed ospitale
              verso noi fragili creature
              che siamo qui a godere
              di questa splendida natura
              e dell'abbraccio
              impercettibile dell'aria.

              Osservo bene ombra e luce
              che si posa sulle creature e sulle cose
              e penso che siamo noi seme e zolla
              al timone dell'universo.
              Composta martedì 13 giugno 2017
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                Scritta da: G. Denaro
                Le nostre strade
                non hanno più segreti.

                Respiro e vivo
                con la tua intensità
                che si può trovare
                sulle pagine dei giorni
                segnati col segnalibro rosso.

                A volte si pensa di andare in giro
                per piccole storie,
                incerte mete,
                intimità provvisorie
                e invece si trovano meraviglie
                da gustare
                come il sapore delle more
                e ciliegie rosse d'assaporare.

                Il sentire sul tuo corpo
                l'odore del mondo intero
                che si scuce
                è una carezza che mi ritorna
                in controluce.
                Composta martedì 13 giugno 2017
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                  Scritta da: G. Denaro

                  Allodole nel petto

                  Profondi sono i tuoi occhi:
                  un oceano turbato dal volo degli uccelli
                  e quelle scintille che illuminano
                  come sole sui campi di grano...

                  ti chiedo di sederti vicino a me,
                  l'aria carezzevole ha un suono rotondo
                  oggi, tutto è luminoso e domina la quiete
                  su questo prato dall'erba smeraldina.

                  Una giornata sfolgorante,
                  una di quelle giornate frizzanti e leggere
                  come il sole presente sui sassi,
                  potrebbe essere estate e non primavera.

                  L'azzurro del cielo senza nuvole
                  e la sua bellezza
                  mi entra nella voce e la spezza...
                  e io mi lascio trasportare da quell'emozione
                  che canta allodole nel petto.
                  Composta martedì 13 giugno 2017
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                    Scritta da: G. Denaro

                    Dentro il tuo nome e il mio

                    Voglio un cielo limpido
                    d'azzurro vestito
                    che dell'anima rifletta
                    il suo pulito.

                    In nessun luogo
                    ho mai visto in piena luce
                    occhi celesti e splendidi
                    come i tuoi:
                    io mare li chiamerei!

                    L'amore, ti dirò:
                    è come un cerchio
                    che si chiude
                    e ci si può coltivare
                    gemma e radice
                    vivendo in convergenza
                    nell'alimentazione della linfa
                    e nella bellezza
                    delle mani strette in una treccia.

                    Con te ad ogni passo
                    è un guardarsi negli occhi
                    nella soavità e nella gioia
                    di un sentimento tracciato
                    dentro il tuo nome e il mio.
                    Composta martedì 13 giugno 2017
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