Poesie inserite da Giuseppe Catalfamo

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Scritta da: Giuseppe Catalfamo

Missioni

Volare ancora due lustri
questo chiedo alla Dea Nera.

Per volare come il delfino
che gioca col cerchio d'acqua.

Affinché il mio volteggiare
alla mia costola
possa donare un mare.

Poi.

Nulla mi tratterrebbe
nel venire da te
al sole del tuo Brasile.

Alzerei il bianco marmo
come fosse quel lenzuolo
che ti copriva finito l'amore.

Finalmente mi coricherei
al tuo fianco
per sempre.
Composta lunedì 13 dicembre 2010
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Sentimenti pelosi

    Sentieri scoscesi.
    Respiro affannato.

    Sentimenti pelosi.
    Nudo, bagnato.

    Giorni dispersi.
    Manto intaccato.

    Nature morte, gli appesi.
    anima in trappola, celato.

    Bifronte i sorpresi.
    Per voi mai sono nato.

    Sentieri scoscesi,
    sentimenti pelosi,
    giorni dispersi,
    nature morte, gli appesi,
    bifronte i sorpresi.
    Respiro affannato,
    nudo, bagnato,
    manto intaccato,
    anima in trappola, celato.
    Per voi, non sono mai nato.
    Composta domenica 7 novembre 2010
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo

      Piccolo Fiore

      Anima nera, di pece,
      non percepisce ribrezzo
      palpando il suo odore.

      Non conosce ragione,
      sconosciuto l'amore,
      invisibile, falso alone.

      Come il mare la notte,
      recide un piccolo fiore
      indifeso e raggiante.

      Ho cucito lacrime di Bimbo,
      con un filo sottile di speranza,
      da occhi rigogliosi mantecato.

      Che il filo renda al fiore la speranza,
      partorendo ruvida corda,
      anelando gorghi di giustizia.
      Composta sabato 25 settembre 2010
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo

        Vitaccia

        Un pianto.
        Lo schiaffo.
        Il sorriso.

        I profumi.
        Gli ardori.
        L'immortalità.

        Il primo bacio.
        La passione.
        Che uomo.

        L'incidente.
        L'amico.
        Che muore.

        La vendetta.
        Sul mondo.
        Le manette.

        L'aurora.
        L'amore.
        Mio figlio.

        L'amico tradisce.
        L'amore scompare.
        Un funerale.

        Avanti, combatti.
        Il tumore.
        Che muori.

        Il cono di luce.
        Se in fondo c'è Lui.
        Non lo voglio vedere.
        Composta lunedì 6 settembre 2010
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo

          La vera puttana

          Altra luce ha il mondo se non ci sei, sbocciano scelte,
          sorrido alla gente, limpido, c'è l'orizzonte.

          Con te la punta delle mie scarpe è già una meta,
          tutto ovattato, sentimenti d'epiteliali tessuti, nessuno di seta.

          Questa volta l'ho turgido, è mesi che ti tengo in disparte,
          ma tu ghigni, mi conosci, ti ho lasciata cento e più volte.

          La mia bocca ti rivedrà
          la mia debolezza
          la tua bianca purezza
          mi ucciderà.
          Composta martedì 24 agosto 2010
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            Scritta da: Giuseppe Catalfamo

            Man machine

            Nuovo mattino, macchina uomo accende i fanali.
            Ottani di caffè, incontro a soliti voli.

            Stondate finestre per tanti son chiuse, climatizzato è l'uomo fiero.
            Imponenti altri, gomito al vento, intonano tronfi - Un italiano vero-

            Chi poggia posteriori ruote in claustrofobici uffici.
            Chi, ghignando, stantuffa pistoni arrugginiti.

            Tramonto, è finita, ascensore, garage, che bella è la vita.
            Altri milioni sfumano benza-Non esce un buco, Madonna che sfiga-

            Ecco ch'è sera, via l'abito d'auto, l'uomo "normale" vuol fare l'amore.
            I più integrati, ancorché consumati, aggiungono olio, si fan tamponare.
            Composta giovedì 4 marzo 1943
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              Scritta da: Giuseppe Catalfamo

              Scrittore?

              Far l'amore con amore ed affrontare le tue 'attività' con amore
              è dell'esistenza la sensazione gratificante, sarà banale, per il cuore.

              Mai amata la transumanza, ma in un paese di poeti e scrittori
              pascolo nel gregge, con poesie, racconti, o meglio, pensieri.

              Scrivo per me, anche per te, per voi, sempre aperto, di getto,
              nella mia tana, anima scaldata da gioie furenti nel petto.

              Han detto che pagando i miei pensieri vivrebbero su bianche pagine.
              così però non è come far l'amore con sedicenti puttane?

              Non cerco sinonimi, poesia o gradimento lessicale,
              per affermare che amo la mia sega mentale.

              P.S.
              Per dovere di cronaca devo confessare
              la mia essenza genovese.
              Composta mercoledì 7 luglio 2010
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